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    Italia-Svizzera, le pagelle di CM: Belotti mai pericoloso, si salva Chiesa. Vargas e Okafor due spine

    Italia-Svizzera, le pagelle di CM: Belotti mai pericoloso, si salva Chiesa. Vargas e Okafor due spine

    • Guerrieri e Giudici
    Italia-Svizzera 1-1

    ITALIA

    Donnarumma 6 - può fare poco sul gol di Widmer. Per il resto poco impegnato fino ai minuti finali: al 92' controlla male un pallone e rischia molto sul pressing di Zakaria.

    Di Lorenzo 6 - su quella fascia soffre troppo la corsa di Vargas, guadagna la sufficienza per il gol del pareggio.

    Bonucci 6 - leader e capitano dell'Italia, comanda la difesa ed evita grandi problemi.

    Acerbi 6 - gestisce bene gli attacchi avversari

    Emerson 5.5 - sempre presente in fase offensiva, qualcosa da rivedere quando deve difendere.
    (dal 78' Calabria sv).

    Barella 5 - non sta bene e si vede. Fatica a entrare in partita, sbaglia più volte nell'impostazione e nel primo tempo spara su Sommer il gol del pareggio.
    (Dal 68' Cristante sv).

    Jorginho 4.5 - quando non è in partita lui, si spegne tutta l'Italia. E se qualcuno ancora non se n'era accorto, con il rigore calciato in cielo l'ha gridato a gran voce.

    Locatelli 5 - quando deve attaccare non si vede quasi mai, in fase difensiva è spesso in ritardo.
    (Dal 57' Tonali 6 - prende subito in mano il centrocampo ed entra nel vivo della gara. Fa 'il Jorginho' e gli riesce anche bene).

    Chiesa 6.5 - l'unico a cercare il guizzo lì davanti, ma da solo può fare poco.

    Belotti 4.5 - mai pericoloso, mai smarcato. Chiuso dalla difesa svizzera, non gli riesce nulla. Il Gallo, in Nazionale, continua a non convincere.
    (Dal 57' Berardi 5.5 - si piazza largo a destra a prova a mettere il turbo, quando entra Raspadori cerca l'uno-due col compagno di club ma da quella parte non si passa).

    Insigne 5.5 - poca fantasia, zero idee. La lampadina non si accende, e Sommer ringrazia. Mezzo voto in più perché dal suo piede parte il pallone per il pareggio di Di Lorenzo.
    (Dal 78' Raspadori sv).

    CT Mancini 5.5 - rinuncia all'ipotesi del falso nueve e si affida al centravanti classico. Non va benissimo. Prova a vincerla mettendo Berardi al posto di Belotti e spostando Chiesa al centro, ma non basta.

    SVIZZERA

    Sommer 6
    - Effettua un miracolo sul tap-in a botta sicura di Barella, si fa anticipare in uscita da Di Lorenzo in occasione del pareggio azzurro. Poi viene graziato da Jorginho su rigore. 

    Widmer 7 - L'ex Udinese sblocca il risultato con un gran destro di prima dal limite dell'area, che non lascia scampo a Donnarumma. Spinge sulla fascia e tiene a bada Insigne. 

    Akanji 7 - Non fa cantare il gallo Belotti, anzi gli abbassa la cresta. 

    Schar 6 - Si fa saltare da Emerson Palmieri nella prima occasione concessa all'Italia, nell'altra area impegna Donnarumma con un colpo di testa. 

    Rodriguez 6.5 - Chiesa è un cliente ostico, lo limita con l'esperienza. 
    (Dal 69' Garcia 5 - Ingenuo nel commettere il fallo da rigore su Berardi). 

    Zakaria 6.5 - Pur avendo meno qualità nei piedi, non fa rimpiangere l'assenza di capitan Xhaka. Dimostrando di meritare l'interesse di Roma e Juventus. 

    Freuler 6.5 - La Svizzera è in inferiorità numerica a centrocampo, ma non si vede anche perché l'atalantino corre per due. 

    Steffen 5.5 - Si vede poco, è il meno pericoloso dei suoi in avanti. 
    (Dal 69' Imeri 6 - Dà il suo contributo).

    Shaqiri 6.5 - Recupera palla ed effettua la prima conclusione dell'incontro dopo neanche un minuto: fuorimisura, ma dà fiducia ai suoi compagni più giovani. E in fase di non possesso si sacrifica su Jorginho. 
    (Dal 79' Sow s.v.). 

    Vargas 7 - Punta e mette spesso in crisi Di Lorenzo, che poi gli prende le misure. 
    (Dall'86' Zeqiri s.v.)​. 

    Okafor 7 - Autore dell'assist per Widmer, sfiora il palo con un bel sinistro da fuori area. Cala alla distanza. 
    (Dal 79' Frei s.v.). 

    CT Yakin 7 - Approccio di personalità con tanto di meritato gol del vantaggio. La musica si ripete anche a inizio ripresa, quando la sua squadra pressa e riparte puntuale come un orologio svizzero.

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