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    Italia, Spalletti: 'Rivera in ritiro, sui videogame e Scamacca...'

    Italia, Spalletti: 'Rivera in ritiro, sui videogame e Scamacca...'

    Luciano Spalletti si prepara per la fase finale di Euro 2024. Il ct dell'Italia ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera: "La maglia della Nazionale è la più bella e più importante del mondo, la prima pelle per un calciatore. Bisogna indossarla con orgoglio e convinzione. Con dignità e umanità. Nella nostra Nazionale tutti devono essere sullo stesso piano, che nessuno si senta potente. Partiamo tutti dalle sconfitte passate, sono quelle che formano. La vittoria è bella, ti fa figo ma se resta fine a sé stessa diventa un vizio. Dalla depressione di una batosta si rinasce". 

    EURO 2024 - "Possiamo realmente competere con le big europee Inghilterra, Francia e Germania? Dobbiamo farlo, ma bisogna lavorarci ancora. Quello che abbiamo fatto vedere finora non è sufficiente. Abbiamo qualità tecniche e anche umane e sia chiaro: contano alla stessa maniera. Ai miei calciatori dico che davanti allo spogliatoio c'è un salvadanaio virtuale, dove ognuno mette ciò che ha e può dare. Recuperare una palla persa può valere quanto un gol. Così si vince, così nascono i rapporti". 

    SCAMACCA RINATO - "Il merito è di Gasperini che lo allena, se in qualche modo l'ho sollecitato ad avere una reazione sono contento, il mio fine è questo. La tecnologia è importante ma va contestualizzata. Bisogna stare connessi tra di noi, anche nei tempi morti. Sono i dettagli che fanno la differenza, sempre. Quei dieci giorni in cui staremo insieme prima di partire saranno i più importanti". 

    TOTTI - "Ricordo il viso felice di Francesco, quando ero alla Roma e con tutta la squadra andammo da lui in ospedale. Quando ci siamo rivisti dopo anni, ci siamo abbracciati. Io le persone le guardo negli occhi, nella postura. Assicuro ci siamo ritrovati, le basi del nostro rapporto sono forti". 

    NUMERI 10 - "Convocherò in ritiro Baggio, Antognoni, Totti e Del Piero? Anche Rivera, e lo faccio per me. Lui è il 10 dei miei tempi… Ci daranno la loro esperienza, racconteranno i loro trofei. Ci stimoleranno". 

    SERIE A - "A parte l'Inter che ha vinto meritatamente lo scudetto, il Bologna è la squadra che mi è piaciuta di più. Mi riporta al Napoli. Bel gioco e nel gruppo si respira amicizia, fratellanza. È così che si vince, anche". 

    MILAN - "Pioli è un ottimo allenatore e soprattutto uomo con grandi qualità umane, ha spessore. Ha fatto bene in questi anni al Milan. Nelle dinamiche interne non entro". 

    NAPOLI - "Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi. I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno. Di Lorenzo, Raspadori e Meret? Io valuto complessivamente, non la stagione o gli ultimi mesi". 

    ANCELOTTI - "La fortuna conta tanto, arriva se te la meriti, se sai coglierla. Il Real Madrid in finale di Champions è una dimostrazione. Carlo è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c'è stata. Ma non toglie nulla alla vittoria, ci hanno creduto. La mia fortuna più grande? Mamma e moglie, senza la loro forza non sarei andato da nessuna parte. Il dolore? Ho perso mio fratello Marcello, una roccia. E mio padre Carlo, ancora più forte. Null’altro può scalfirmi". 
     

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