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    Italia, Spalletti: 'Donnarumma ci sarà, ma rispetti il suo talento. Bonucci, Verratti e gli allenatori che non rispondono...'

    Italia, Spalletti: 'Donnarumma ci sarà, ma rispetti il suo talento. Bonucci, Verratti e gli allenatori che non rispondono...'

    • Simone Gervasio, inviato
    Alla vigilia della gara tra Italia e Ucraina, in conferenza stampa ha parlato per gli azzurri il ct Luciano Spalletti. Ecco le sue parole. 



    RINGRAZIAMENTI - “Ringrazio il Milan per averci ospitato in un centro bellissimo, ci ha messo a disposizione tutto per allenarci al meglio. Grazie a Christian Terzi, allenatore dell’Under 18, per averci permesso di fare una partitella con i suoi giocatori”

    DONNARUMMA - "Subito dritto al cuore! Sarà titolare. Il ruolo del portiere è così: ogni minimo errore che fanno viene pagato carissimo. A lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio, che ha bruciato le tappe, cui è stato donato questo talento. Noi tutti abbiamo fatto fatica per arrivare a un certo livello. Vedere che a lui questo livello è stato donato fa indispettire qualcuno, allora lo si aspetta al varco per colpirlo. C’è questo modo di ragionare purtroppo. Commettere errori è normale, se di errore si vuole parlare. Il talento donato però deve essere rispettato, bisogna lavorarci, impegnarsi e migliorare. Se uno fa questo è più difficile venirti a colpire, altrimenti diventa presunzione".

    CAMBI DI FORMAZIONE - “Vedremo nell’allenamento come staranno i miei giocatori. Ho anch’io la difficoltà della formazione oggi. Due cambi li farò per forza visto che Politano e Mancini non sono più qui".

    IMPORTANZA PARTITA - “Per forza dobbiamo battere tutti quelli che ci mettono davanti, non solo l’Ucraina. Dobbiamo tentare di vincere qualsiasi partita. Nel vederci giocare ci deve essere il piacere dell’azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vinciamo le partite e facciamo un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto con la Macedonia del Nord. Nessuno di noi è contento, anche negli spogliatoi era evidente questo dispiacere nei ragazzi. Sono voglioso di rivedere domani sera. Lì il campo era davvero penalizzante, c’erano difficoltà nello stare in piedi in certi momenti. Non vale ugualmente anche per loro, noi volevamo fare calcio. Basti sentire le parole di Elmas, professionista vero che è anche andato contro alla gestione di quella partita lì. Ha detto cose dure ma vere".

    VERRATTI - “Non ho fatto in tempo a chiamare tutti. Ma qualcuno sì, e lui l’ho telefonato e non mi ha detto di no, anzi. Gli faceva piacere avere ricevuto la chiamata e anche da distante voleva dare una mano. Come Bonucci, con tutte le difficoltà che ci si vuol mettere dentro. Ho parlato anche con diversi allenatori: qualcuno mi ha risposto, qualcuno no. Magati non conoscono il mio numero. Si deve fare una gestione corretta e più coinvolgente possibile. Prima però c’è da qualificarsi. Gestiamola come ci pare l’ansia, chiamiamola come vogliamo ma ci accompagnerà sempre perché vogliamo qualificarci. La pressione è diventata più forte e sarà sempre così. Dobbiamo essere all’altezza della nostra storia e di quei campioni mitici azzurri".

    REAZIONE - “Dobbiamo saper reagire su tutti i campi, con i comportamenti, con le parole ma anche col silenzio. Anche a San Siro. Personalità è quando hai molte cose da dire ma stai zitto, passi da pollo ma poi hai ragione dopo. Allo stadio domani non ho da chiedere nulla. Siamo noi a dover meritare il loro comportamento. Ho assistito a partite della Nazionale a San Siro e hanno sempre sostenuto con un calore che completa i nostri desideri e la nostra ricerca. Ci dobbiamo guadagnare quello che loro hanno comunque sempre fatto. E li ringrazio in anticipo”.

    UCRAINA - “L’Ucraina è una squadra più organizzata della Macedonia. Hanno ben chiaro l’atteggiamento sia quando palla l’abbiamo noi che quando ce l’hanno loro. Per trovare verticalità bisogna creare spazio, scavandoli, chiamandoli fuori da una bandierina all’altra. Farli scivolare a destra e sinistra e quando salgono di dieci metri, allora si creano quegli spazi. Guardate il gol che hanno fatto con l’Inghilterra: è l’esatto modo in cui possono essere pericolosi. Gli inglesi avevano tenuto palla a lungo, loro hanno recuperato e con tre passaggi sono andati a segnare. Fare gioco verticale con loro sarà dura, come con la Macedonia. Loro saranno bloccati, noi dovremo fare fase di possesso palla per creare degli spazietti in cui giocarci dentro".

    ATTESA - “A volte i calciatori sono l’immagine di ciò che la gente pensa di loro. Se a uno gli si dice in 10 che è strano, quello farà il tipo strano. Io penso di avere una squadra fortissima. Abbiamo dei valori, siamo compatti, uniti. La nostra caratteristica è sempre stata questa: essere una squadra di amici. Abbiamo vinto con calciatori fortissimi ma la prerogativa nostra è sempre stata quella di essere un gruppo corretto, che è il progetto che vogliamo creare. Voglio una rosa non larghissima con calciatori che, anche se sono giovani, li si fa giocare. Ma prima di tutti dobbiamo essere coesi. Farò dei calciatori contenti e altri scontenti, ma sceglierò sempre per il bene della Nazionale. Lo dice la mia storia. Non ho mai preso posizioni contro il singolo calciatore, la mia gestione è stata sempre per il bene della mia squadra. E ora che alleno la Nazionale lo farò ancora di più. E sarò ferocissimo”. 

    Italia - Ucraina (20:45 12/09)

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