Italia-Spagna, le pagelle di CM: Immobile e Belotti provvidenziali
Servono gli ingressi di Belotti e Immobile per svegliare un'Italia inesistente per più di un'ora, contro la solita bella ma un po' inconcludente Spagna. Ed è già tutta un'altra storia rispetto all'Europeo. Queste le pagelle di Calciomercato.com.
Italia-Spagna 1-1
ITALIA
BUFFON 4: essere un fuoriclasse significa anche sapersi trovare al posto giusto nel momento giusto, ritrovandosi quindi tra le mani i palloni indirizzati debolmente verso la porta dai vari Iniesta e Diego Costa in avvio. Essere un fuoriclasse lo porterà a reagire ad un errore come quello che ha regalato il gol a Vitolo. Svarione grave, pagato a caro prezzo.
BARZAGLI 6,5: il contesto lo porta a intervenire sempre sul filo del rasoio, senza sbagliare in ogni caso mai nulla con una sicurezza che solo un grandissimo del ruolo come lui può manifestare. La cosa migliore fatta da Ventura fin qui è sicuramente averlo convinto a continuare con la Nazionale.
BONUCCI 6: costretto a scavalcare costantemente il centrocampo, è dai suoi piedi che nascono le uniche azioni simili a delle occasioni nel difficile primo tempo. E in difesa comanda da par suo, lasciando che il palleggio spagnolo non faccia realmente male.
ROMAGNOLI 6: paga un po' di emozione in avvio, col passare di minuti la sicurezza di Bonucci e Barzagli gli permette di tenere botta.
FLORENZI 5: finisce per farsi mettere spesso in mezzo, limita i danni con la consueta generosità.
MONTOLIVO 5.5: patisce la brillantezza di Iniesta in avvio, esce per un brutto colpo prima della mezz'ora. (29' BONAVENTURA 5: entrato a freddo fatica a calarsi nel ritmo partita. Nella ripresa poi finisce per muoversi tanto, spesso a vuoto nella terra di nessuno)
DE ROSSI 6: sempre marcato a vista, non riesce mai a far ripartire con efficacia la manovra. Premiato prima della partita, da tempo la sensazione è che il meglio sia ormai arrivato e archiviato. Dal dischetto però gestisce la pressione alla grande.
PAROLO 5: a centrocampo corre lui per tutti, quando arriva il momento di aggiungere un pizzico di qualità viene inevitabilmente in meno un po' di lucidità. Esce tra i fischi, pure ingenerosi (76' BELOTTI 6,5: è la carta della disperazione, si guadagna subito un corner di pura voglia. Nella stessa maniera crea dal nulla l'azione che porta al rigore)
DE SCIGLIO 5: in azzurro meglio che col Milan, pasticcia un paio di volte in fase di ripartenza con Romagnoli ma nel complesso gestisce la fascia sinistra con ordine e tempismo. Però è lui a tenere Vitolo in gioco prima del clamoroso errore di Buffon, leggerezza decisiva.
EDER 6: appena vede uno spazio ci si fionda a testa bassa, con la sua velocità è l'unico a creare pericoli alla retroguardia spagnola. Ma nell'uno contro tutti, poi, si perde. Quando sembra non averne più, fuori ruolo e fuori gara da trequartista, si guadagna il calcio di rigore.
PELLE' 5: sempre e solo spalle alla porta, facile preda per i giganti spagnoli quando deve provare a gestire dei prevedibili rilanci provenienti dalle retrovie (59' IMMOBILE 7: altra roba rispetto a Pellè, crea un po' di scompiglio e trasforma ogni pallone vacante in una palla utile)
All. VENTURA 5: in termini di uomini non è che l'Italia sia cambiata troppo da quella dell'Europeo, eppure l'effetto è diametralmente opposto. Senza idee in fase di possesso, aggrappata ai totem in difesa, tenere fuori Immobile e Belotti in questa Italia è un delitto. Gioca per lo 0-0, il piano salta per caso. Ma non era un gran piano. Ed altrettanto per caso, riacciuffa il pareggio che premia oltremodo l'Italia. Fortunatamente.
SPAGNA
DE GEA 6: tiri in porta non ne arrivano, spiazzato sul rigore.
CARVAJAL 6: può badare più alla fase di spinta che a quella di contenimento, ma non incide particolarmente.
PIQUE 5.5: sempre a testa alta, a volte la sicurezza si trasforma in superficialità come quando Eder lo manda a spasso. Di testa è un gigante, ma se puntato in velocità soffre sempre e parecchio.
SERGIO RAMOS 5.5: un gigante su Pellè, non essendo troppo impegnato avrebbe voluto dare un aiuto maggiore nell'altra metà campo ma Lopetegui lo richiama all'essenziale. Poi il lampo di Eder gli rovina la serata.
JORDI ALBA ng: esce troppo presto (22' NACHO 6: non fa rimpiangere il titolare, partecipando anche alla manovra nella metà campo offensiva)
KOKE 7: non è Xavi, ma in questo centrocampo in salsa blaugrana ci sta alla grandissima pure lui.
BUSQUETS 6.5: il curriculum non lo aiuta nell'accoglienza, non che si faccia spaventare o condizionare. Taglia e cuce, o per meglio dire spezza e imposta.
INIESTA 7: poterlo vedere giocare dal vivo è sempre un privilegio, disegna il calcio in un modo che tutti gli altri colleghi sul rettangolo di gioco non possono nemmeno immaginare. Ed è pure in una serata normale.
VITOLO 6.5: tra De Sciglio e Romagnoli avrebbe potuto creare qualche pericolo in più, ha il merito di indurre Buffon all'errore e di restare freddo nell'insaccare a porta vuota (84' THIAGO ALCANTARA ng).
DIEGO COSTA 5: più rapido con le mani che con i piedi, una volta viene graziato dall'arbitro poi la seconda manata su Bonucci gli costa almeno il giallo. Rischia pure il rosso per una palla calciata a gioco fermo, salvato dall'arbitro e da Lopetegui (67' MORATA 6: fa solo quello che serve)
SILVA 6.5: è l'unico in attacco che prova realmente a dialogare con Iniesta, ma arrivato al limite dell'area trova sempre Barzagli a spegnere tutti gli ardori.
All. LOPETEGUI 6.5: a differenza dell'Italia, la Spagna ha un'idea di gioco ben precisa. Fa la partita, ci prova a portare a casa tre punti fondamentali pur non riuscendo a concretizzare realmente un possesso palla continuo, sterile negli ultimi metri ma mai fine a sé stesso. Rispetto all'Italia, decisi i passi in avanti rispetto a quell'Europeo dal sapor di fine ciclo. Il pareggio gli sta stretto.
@NicolaBalice