Italia senza Riva:| Chiellini preoccupa Prandelli
Fra i 32 pre-convocati anche il pescarese. Pazzini, Osvaldo e Matri grandi assenti.
In attacco ci sono Giovinco e Cassano. Per il difensore juventino un guaio muscolare.
Europei, spunta Verratti: Chiellini preoccupa.
Cassano, Balotelli e Giovinco le certezze d’attacco. Di Natale a furor di gol. Destro, Borini e Diamanti le "giovani" speranze. Niccolò Prandelli la new entry. Gigi Riva in uscita. Ha tante novità il "gruppone" Italia che lunedì si ritroverà a Coverciano, a poco meno di un mese dal via dell’Europeo degli azzurri. La lista dei convocati per ora è allargata, anzi allargatissima: 30 giocatori, forse anche qualcuno in più, per colmare i vuoti lasciati a Cesare Prandelli dai dubbi di campionato e dagli infortuni. Poi il 29 maggio la lista dovrà per forza restringersi a 23, e per quel giorno il ct riempirà le tre caselle che al momento sembrano ancora da assegnare.
Con l’infortunio di Giuseppe Rossi e il travagliato anno di Cassano e Balotelli, è l’attacco il reparto più problematico. Manca un centravanti di ruolo, anche se all’occorrenza c’è Supermario. È stato il suo talento, non certo la disciplina o la maturità ancora da completare, a far sciogliere le ultime riserve di Prandelli sul giovane attaccante City. La frequentazione con le espulsioni è costata cara invece a Osvaldo, per tipologia attaccante ideale del ct. Ma l’argentino della Roma è sparito dal panorama come Gilardino, Borriello e Matri. Forse a Pazzini resta una residua chance. Ma gli osservati speciali saranno Mattia Destro e Fabio Borini, i baby-centravanti dell’anno: si giocano delle chance piccole, ma non impossibili.
Spariglia completamente, Prandelli, con l’estro di Diamanti: il trequartista del Bologna si è guadagnato il premio della chiamata, ma quadra poco con il progetto di Prandelli. Semmai, in attacco il soccorso si chiede a Di Natale: per il ct è l’uomo da buttare in campo nell’ultima mezzora, per sfruttarne classe e colpi. Difficile anche la situazione di centrocampo. Pirlo, De Rossi, Marchisio, Thiago Motta, Nocerino sono le certezze. Montolivo viene da un infortunio che fa tremare Prandelli. Aquilani rischia il taglio finale. In alternativa, più che Palombo c’è Cigarini. Bocciato Pepe, nel ruolo di esterno per un eventuale trasformazione del modulo in 4-3-3 ci sono semmai Giaccherini e Schelotto.
Con i quattro portieri (Buffon, Sirigu, De Sanctis e Viviano, nell’ordine), le certezze della difesa sono solo due terzini (Maggio e Criscito) e tre centrali (Chiellini, Bonucci e Barzagli): Ogbonna è più avanti di Ranocchia, preoccupano le condizioni di Abate e Balzaretti.
Infine lo staff. Per l’Europeo ci sarà un quarto fisioterapista, Giorgio Balotta, che è anche osteopata, e soprattutto Niccolò Prandelli. È preparatore atletico al Parma, dove lavora con Balotta. Già alla Fiorentina aveva lavorato con il padre, e l’ipotesi di trasferirsi in azzurro era stata bocciata al momento dell’ingaggio di papà Cesare. Che ora appare sereno e pronto a qualsiasi scetticismo sulla scelta. Uscirà invece quasi certamente dallo staff Gigi Riva. Il capocannoniere azzurro di tutti i tempi è team manager della nazionale e punto di riferimento dei giocatori da più di 20 anni, qualche problema di salute dovrebbe interrompere per ora il suo record di presenze.