Italia, Schelotto:| 'Canto l'Inno, sogno l'esordio'
«Io mi sento italiano, ho il passaporto, il mio bisnonno era di Cogoleto, questo paese ha accolto benissimo me e la mia famiglia: a chi dice che occupo questa maglia non rispondo, se non che io la difenderò sempre». Così Matias Ezequiel Schelotto nel suo primo giorno in Azzurro, a Coverciano, tra i 32 pre-convocati da Cesare Prandelli per l'imminente Europeo.
«L'Inno di Mameli lo conosco, lo canto, anzi l'ho già fatto dua anni fa in under 21 - ha continuato il giovane esterno dell'Atalanta - sono nato in Argentina e non dimentico il mio paese, ma l'Italia ha dato e aiutato tanto me e la mia famiglia. A me piace vivere qui, figurarsi che in Argentina, dove non vado da 4 anni, hanno scoperto che ero nato lì quando mi hanno convocato nell'under 21 Azzurra. Il mio sogno è debuttare e giocare con la Nazionale dei grandi, intanto questa convocazione la dedico alla mia famiglia, ai ragazzi dell'Atalanta e al mio bisnonno, non l'ho conosciuto ma se non fosse stato per lui io non avrei il passaporto e la maglia italiani».