Italia, Prandelli: 'Campionato povero di giovani. Cassano? Nessun caso'
A Coverciano, nella prima conferenza stampa in vista del doppio impegno della sua Italia con Irlanda del Nord e Serbia, Cesare Prandelli parla delle sue convocazioni per questo doppio impegno. In particolare, commentando il ritorno in azzurro di Gianluca Zambrotta, il ct si concentra sull'assenza, al momento, di giovani di spicco da lanciare in determinati ruoli: "È giusto dire che il campionato è ricco di per stesso ma povero per quel che mi riguarda. Non sono deluso ma mi aspettavo qualcosa in più. Non vedo giovani in grado di star qui ora. Mi auguro che tra 5-6 mesi il campionato me li offra".
"Io non torno indietro, il mio progetto va avanti - aggiunge Prandelli -, ma se non ho un giovane di prospettive mi adatto: piuttosto che chiamare un 28enne con poche esperienze internazionali ho convocato uno Zambrotta con quasi 100 partite in azzurro, un buono stato di forma e tanta disponibilità".
Capitolo Cassano. Ieri Prandelli era a Bologna e dalla tribuna ha assistito alla sostituzione di Fantantonio con Pozzi, con il talento barese che, lasciando il campo, non avrebbe salutato il compagno di squadra: "Senza voler entrare nelle cose Samp dico che da quel che ho visto Antonio non ha mancato di rispetto a nessuno. Non è vero che non ha salutato il compagno che lo sostituiva. Antonio lo ha fatto con Pozzi, poi si vedeva che era nervoso e ha fatto bene ad andare nello spogliatoio. Non so come siano le regole Samp. Il nostro, di regolamento, prevede l'obbligo di salutare il giocatore che ti sostituisce. Come ho visto Cassano in campo? Ieri a tratti ha fatto cose interessanti, giocando ogni tre giorni puoi pagare dazio ma qui abbiamo tempo per recuperare le forze".