Italia: Osvaldo titolare. E ringrazia Prandelli, Luis Enrique e l'Espanyol…
Al cospetto del Presidente Napolitano, oggi a Roma, c’era anche Pablo Daniel Osvaldo. L’italo-argentino ha rilasciato dichiarazioni importanti: “Io mi sento italiano a prescindere dal calcio e non solo perchè gioco in nazionale”. La sua presenza nella nazionale di Prandelli è frutto del suo ottimo impatto nei primi mesi col club giallorosso. Inoltre ha ringraziato pubblicamente il CT e Luis Enrique, i suoi attuali allenatori, per la fiducia riposta in lui.
Tuttavia, se Osvaldo è tornato in auge in patria, non è solo merito della Roma: “ Senza l’Espanyol adesso non sarei qui a giocarmi un posto per l’Europeo”, afferma il centravanti giallorosso. Il club catalano lo ha, effettivamente, rilanciato, due anni fa, quando le opache prestazioni al Bologna lo allontanarono dalla Serie A. Con l’Espanyol si è affermato come terminale offensivo in una squadra notoriamente poco prolifica, realizzando 22 reti in 47 partite e assurgendo ad idolo assoluto della tifoseria. In merito all’addio burrascoso avvenuto in estate, il giocatore è stato chiaro: “Non ho mai avuto problemi con i tifosi” e non da importanza alle parole rabbiose (“Ti auguro il meglio, ma così non ci si comporta”) che gli rivolse un aficionado il giorno in cui con la sua Mini scappò dal campo di allenamento per lasciare Barcellona.
Il ritorno in patria rappresenta la scommessa vinta da Osvaldo, il quale ora avrà l’occasione di dimostrare il suo attaccamento alla maglia. Una responsabilità pesante per uno che mesi fa aveva dichiarato di voler giocare per l’Argentina. Stasera, contro l’Uruguay (per lui quasi un derby), occuperà il posto da titolare in attacco affianco a Balotelli. Il treno per la Polonia sta per partire ed Osvaldo sgomiterà per aggregarsi alla spedizione, visti e considerati i dubbi sui recuperi di Rossi e Cassano. Ripristinare la tradizione degli oriundi argentini vincenti in azzurro sarà per lui una grande sfida, e perché no, un buon augurio per l’Italia.