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    Italia, niente calcoli: bisogna battere la Svezia. Conte, non troppo turnover!

    Italia, niente calcoli: bisogna battere la Svezia. Conte, non troppo turnover!

    • Giancarlo Padovan
    Non saremmo italiani, se non fossimo anche machiavellici.

    Abbiamo appena fatto un passo in avanti nell’Europeo di Francia che già ci mettiamo a far di conto, scoprendo che sarebbe meglio il secondo posto nel girone per evitare, presumibilmente, Spagna o Croazia agli ottavi.

    Non mi scandalizza certo qualche ragionamento sulle convenienze nel prosieguo del torneo, se non fosse  per un particolare decisivo: dopo appena una partita, lasciarsi tentare dai calcoli è inutile per il semplice motivo che non si è nemmeno sicuri della qualificazione. Io dico che battere la Svezia e, mercoledì sera, la Repubblica d’Irlanda sia plausibile, ed anche agevole, ad una sola condizione: che si cerchi la vittoria con la stessa volontà espressa contro il Belgio. Il che prescinde da qualsiasi tipo di ragionamento esterno.  

    E’ probabile che già dopo la sfida con la Svezia, l’Italia sia prima e qualificata, quindi in grado di non predestinare il proprio avversario degli ottavi. Tuttavia avrebbe un altro straordinario vantaggio: quello di far riposare i titolari a beneficio dei panchinari, mai come in questo momento vogliosi di mostrare di meritare l’azzurro quanto gli altri.

    E’ più che probabile che Conte non faccia cambi contro la Svezia, ma non è detto che sia la scelta migliore. Contro il Belgio tutti hanno speso molto in energie fisiche e nervose, ma i centrocampisti più di tutti. Se, poi, ci si sofferma sui singoli comportamenti, prevedere Florenzi o De Sciglio al posto di Darmian non sarebbe scandaloso. Anche perché l’Italia, per essere apprezzata come contro il Belgio, deve giocare allo stesso ritmo e con la stessa intensità. Se, infatti, le statistiche dicono che abbiamo corso più di tutti è inevitabile pensare che gli azzurri non abbiano pienamente recuperato in appena tre giorni di riposo.  

    Tatticamente parlando, quello che l’Italia non deve ripetere, almeno secondo me, è lo schiacciamento della linea difensiva. Nei venti minuti in cui il Belgio ci ha messo sotto, è stata troppa la preoccupazione di mantenere il vantaggio e poca la lucidità. Tuttavia non mi metto adesso a cavillare su una prestazione giudicata da tutti esemplare, dal punto di vista strategico, e inattesa, per generosità e abnegazione.

    Piuttosto prevedo una Svezia prudente, per non dire marcatamente difensiva, con Ibrahimovic a tutto campo come contro l’Eire. Non so se così, come penso, si disinneschi da solo, certo è che vederlo agire chiedendo palla all’inizio dell’azione è certamente inusuale.

    Per me la Svezia è una delle squadre meno belle e meno forti dell’intero Europeo. Chi la allena e chi la compone hanno però un vantaggio: ne sono pienamente consapevoli. La Svezia, contro l’Irlanda, doveva fare la partita, e ha mnostrato tutti i suoi limiti. Con l’Italia accadrà il contrario. Ci lascerà la palla, ma non ci concederà spazio, aggredendoci a centrocampo e alzando una doppia linea mediana molto stretta..

    L’Italia non potrà vincere come ha fatto con il Belgio, cioé con il lancio millimetrico di Bonucci, anche se sarà assolutamente necesssario continuare a creare gioco e occasioni con  la nobilità e il cambio di ritmo degli esterni. E’ quella la fonte di gioco più copiosa e di più difficile neutralizzazione da parte degli avversari. Perché spesso, per non dire sempre, si determina l’uno contro uno o addirittura la superiorità numerica.    
     
     

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