Italia, Mancini: 'Nazionale aperta a tutti, ma fiducia ai giovani. Un club? Stavo per allenare in Argentina' VIDEO
Il ct dell'Italia Roberto Mancini è intervenuto alla Bobo tv nell'ultima diretta Twitch: "Dopo l'Europeo sembra che la Nations League non conti, ma alla fase finale sono arrivate le quattro squadre migliori in Europa. La Spagna è una squadra che gioca bene, fatica a concludere ma è giovane, tecnica e molto forte. L'Europeo? Era stimolante che tutti pensavano che non ci fossero giocatori all'altezza. Io ho sempre creduto che di calciatori bravi in Italia ce ne sono sempre stati, poi il fatto di voler giocare un calcio diverso ha fatto la differenza riavvicinando i tifosi. Siamo stati veloci a trovare le situazioni di gioco. Volevamo giocare bene, far divertire. I giocatori hanno avuto un rapporto straordinario, non ci sono stati problemi tra loro e tra i ragazzi si era creata un'atmosfera importante".
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NATIONS LEAGUE - "I dubbi sulle convocazioni ci sono sempre, perché i giocatori bravi sono più di 23. Dispiace lasciare qualcuno a casa, questo è il problema più grande. Poi c'è l'Under 21 che deve andare alle Olimpiadi e abbiamo lasciato loro alcuni giocatori. Ma ci sarà modo di convocare anche altri calciatori".
I GIOVANI - "E' difficile entrare nelle situazioni dei club, ma in Serie A oggi ci sono pochi giocatori italiani, circa il 34%. Secondo me il momento difficile a livello economico può spingere i ragazzi a giocare di più; all'inizio avranno difficoltà com'è normale che sia e come è capitato anche a noi, ma bisogna dare loro un po' più di fiducia".
ESPERIENZE ALL'ESTERO - "Fanno conoscere altre situazioni che solo se vai a lavorare fuori dall'Italia impari. Aiuta molto".
RETROSCENA - "C'era stata un momento in cui stavo valutando se andare ad allenare l'Independiente in Argentina".
SENZA CLUB - "Un po' mi manca allenare quotidianamente, soprattutto verso marzo quando poi devo aspettare di più prima di fare altre partite".
TATTICA - "Noi non abbiamo molto tempo per lavorare, quando i ragazzi vengono a Coverciano noi li facciamo recuperare, non è che li alleniamo. Ci siamo concentrati soprattutto sul fattore tecnico, sulle impostazioni e sulle conclusioni. La fortuna è stata anche avere 3/4 giocatori tecnici a metà campo e iniziare da dietro con Bonucci è diventato importante. Andare a pressare alti senza avere paura di prendere gol è stato importante".
I NUOVI - "La porta della Nazionale è aperta a tutti, anche a chi non è stato chiamato all'Europeo perché avevo un numero limitato. Anche e soprattutto ai giovani, che oggi possono essere ancora poco esperti ma hanno già qualità".
MANCINI DI OGGI E DI IERI - "Come un giocatore migliora nel tempo, così lo fa anche un allenatore vivendo esperienze negli anni. Alcune volte ci si può arrabbiare, altre non va fatto perché magari non c'è bisogno. Un allenatore però ha anche il diritto di arrabbiarsi per buttare fuori tutta la tensione che c'è durante la partita".
MANCINI CALCIATORE - "Giocare in questa Nazionale mi sarebbe piaciuto molto, stiamo parlando di una squadra molto tecnica".
MODELLI - "Non ho avuto molti allenatori perché sono stato molti anni con Boskov ed Eriksson. Ma ho cercato di prendere qualcosa da tutti, erano molto diversi: Vujadin e Sven come la sera e la mattina".
SERIE A - "Se il campionato è così combattuto fino alla fine, e ci saranno 7/8 squadre che lotteranno per il vertice, tra le quali la Juve che secondo me si rialzerà, penso possa essere divertente. Le squadre cercano di giocare bene, e questo è importante".