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ITALIA-MACEDONIA DEL NORD 0-1
Si gioca allo stadio Renzo Barbera di Palermo davanti a 34.129 spettatori per un incasso di 450mila euro con la capienza al 100% per la prima volta in Italia dopo lo scoppio della pandemia coronavirus. Mancini non convoca gli attaccanti Belotti, Scamacca e Zaniolo, così punta sul tridente con Berardi e Insigne ai lati di Immobile, promosso capitano per l'occasione. A centrocampo Barella e Verratti affiancano il regista Jorginho. In difesa, davanti a Donnarumma, la coppia centrale è composta da Mancini e Bastoni con Florenzi ed Emerson Palmieri terzini. Dall'altra parte assente per squalifica Elmas del Napoli.
La prima vera occasione da gol arriva alla mezzora, quando il portiere macedone sbaglia il rinvio e regala il pallone a Berardi, che però calcia rasoterra troppo debolmente e consente a Dimitrievski di bloccare in tuffo.
Gli Azzurri mantengono il pallino del gioco, ma faticano a tirare in porta. Non rischiando però quasi nulla in difesa, infatti l'Italia non ha concesso agli avversari neanche un tocco nella propria area di rigore per la prima volta in un primo tempo di queste qualificazioni mondiali.
Nella ripresa il primo cambio deciso da Mancini è Raspadori, entrato al posto di uno spento Insigne. Poi Tonali e Pellegrini subentrano a Barella e Immobile. Mancini accusa un problema fisico e lascia il posto a Chiellini, Joao Pedro subentra a Berardi. Nei minuti di recupero arriva la doccia fredda con il gol di Trajkovski (ex Palermo) che non lascia scampo a Donnarumma. E per gli Azzurri è notte fonda.
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