L'Italia non sa più vincere: Prandelli non oltre al pareggio anche col Lussemburgo
L’Italia non sa più vincere. 6 pareggi e una sconfitta, contro la Spagna, nelle ultime 7 partite. Ancora un pareggio, con un gol subito da calcio da fermo che castiga la squadra allenata da Cesare Prandelli. Tanti gli spunti di discussione per un’Italia che era passata in vantaggio presto grazie al colpo di testa di Marchisio. Ma la pesantezza della preparazione ha condizionato e non poco un gioco che ha faticato ad ingranare. Un gioco che si è acceso a tratti, ma che ha portato raramente gli attaccanti ad essere pericolosi.
L'ALBERO DI NATALE - Funziona a fiammate l’albero di natale impostato da Prandelli. Verratti-Pirlo e De Rossi si alternano a turno come vertice centrale del triangolo di centrocampo lasciando grande spazio dalla trequarti in avanti per il trio composto da Claudio Marchisio, Antonio Candreva e Mario Balotelli. Proprio da una palla profonda lavorata da Balotelli, che ha lasciato lo spazio in are all’inserimento di Marchisio è arrivato il vantaggio azzurro. In fase di possesso, inoltre, De Rossi si abbassa a prendere palla fino in mezzo ai due difensori centrali lasciando spazio a De Sciglio e Abate sugli esterni con il primo molto più propositivo del secondo. I ritmi bassi e la mancanza di un avversario all’altezza hanno concesso agli azzurri di mantenere un ritmo basso alternato a grande imprecisione e solo a fiammate, con Pirlo, Balotelli e Candreva, l’Italia ha messo paura alla retroguardia del Lussemburgo.
L'ESPERIMENTO CASSANO - I primi cambi di Prandelli nella ripresa portano Antonio Cassano in campo al posto di Verratti. Il 4-3-2-1 iniziale si trasforma in un 4-4-1-1 con Marchisio e Candreva abbassati sugli esterni a centrocampo. Il cambio anima Balotelli che servito da Cassano salta tutta la difesa avversaria e scarica il destro sulla traversa. Poco dopo proprio dal piede della punta bresciana parte l’assist per la testa di Candreva che di testa colpisce la traversa. I ritmi, però, rimangono bassi e l’Italia ancora una volta cala dopo la fiammata iniziale.
I CAMBI E IL 4-3-3 - La girandola di cambi non aiuta e il passaggio al 4-3-3 con Insigne e Cerci sugli esterni non produce risultati. Al 40’ l’ennesimo gol di testa subito dall’Italia. Questa volta è Chanot a castigare gli azzurri prendendo il tempo ad Aquilani e Marchisio su calcio d’angolo beffando Buffon.
PRANDELLI - Intervenuto ai microfoni di Rai Sport, prandelli guarda il lato positivo di questo "esperimento" che ha dato tanti spunti di riflessioni per le scelte future del CT: "Dobbiamo migliorare sulle chiusure preventive e avendo tanti giocatori in mezzo al campo, sugli esterni possiamo soffrire. Montolivo era un giocatore che ci consentiva di variare molto il gioco spostandosi semplicemente di ruolo. Oggi dobbiamo studiare diverse alternative e non siamo ancora al 100%. Anche la posizione di Candreva è fondamentale da capire, perché da interno non è facile integrarsi. Siamo sperimentali, ma non è una bocciatura dell’Italia. Continuiamo a lavorare e a riprovare. Con l'ingresso di Cassano abbiamo creato di più sottoporta, ma dobbiamo essere più concreti. Sappiamo che non siamo brillanti perché abbiamo lavorato tanto, ma partiamo per il Brasile con tanti spunti interessanti".
LA CRONACA - Al 9' minuto l'Italia passa in vantaggio: Balotelli serve una bellissima palla d'esterno a Marchisio che si inserisce a centro area e di testa insacca anticipando il diretto marcatore. Ancora Balotelli pericoloso al 13' la punta entra in area dalla sinistra e in allungo prova a superare Moris, ma il destro di punta finisce alto. Verratti illumina al 29' sulla trequarti, palla filtrante per Balotelli in area di rigore che controlla defilandosi e scarica un destro violento parato da Moris. Calano i rtimi e l'Italia accorcia le distanze dei passaggi e al 40' è Candreva che, innescato da Verratti al limite, lascia partire un destro di potenza che sfiora l'incrocio. Dalla sua zolla, Pirlo prova al 43' la punizione a giro sopra la barriera ma Moris vola a dire di no. Sugli sviluppi Balotelli anticipa il difensore sul cross corto da De Sciglio ma il mancino finisce a lato. Nella ripresa subito Balotelli al 2' prova un destro da fuori area che, però, si spegne a lato. Al 7' Prandelli cambia e fa entrare Cassano al posto di Verratti ridisegnando un 4-4-1-1. Cassano è ispiratissimo e prima illumina per Balotelli che salta tutta la difesa del Lussemburgo, fa sedere Moris, ma spara sulla traversa il destro a colpo sicuro. Ancora al 12' lo stesso Cassano apre per Balotelli che crossa a centro area trovando il colpo di testa di Candreva che si stampa sulla traversa. L'Italia attacca, ma al 13' un bel tirocross a centroarea mette i brividi a Buffon senza che Mutsch riesca a segnare. La girandola di cambi aiuta a tenere i ritmi bassissimi, ma il gioco dell'Italia si spegne lentamente. Entrano Aquilani, Insigne, Cerci e Ranocchia che prende il posto di un Bonucci che accusa un leggero affaticamento al polpaccio. Cerci al 36' prova un bel sinistro a giro su cui ancora una volta vola Moris. Al 40' arriva l'incredibile pareggio del Lussemburgo con Chanot che su calcio d'angolo prende il tempo a Marchisio e Aquilani e beffa Buffon di testa. La risposta di Abate è più uno schiaffo morale che altro ma ancora una volta Moris alza un muro.