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Italia, le pagelle di CM: Di Lorenzo e Bonucci i peggiori, Jorginho solo a sprazzi. Chiesa ultimo ad arrendersi
ITALIA
DONNARUMMA 5.5: fischi dovevano essere e fischi sono tanti. Una complicata situazione ambientale che ha certamente minato la tranquillità di Gigio. Assiste impotente ai due gran gol spagnoli, regala un brivido con quella palla che gli sfugge tra i guanti sul sinistro di Marcos Alonso: il palo gli evita la papera ma ne certifica la serata difficile. Torna super nel finale con un gran intervento sul diagonale a botta sicura dell’ex laterale della Fiorentina.
DI LORENZO 4: non spinge nulla e dietro è costantemente preso in mezzo nella morsa di Oyarzabal e Marcos Alonso. Luis Enrique indovina la mossa, piazzando Koke sul centro-sinistra per limitare la catena di destra degli Azzurri e, né Chiesa né Bernardeschi riescono a dare la giusta collaborazione in fase di non possesso. Il primo gol nasce da un cross nella sua zona, sul secondo era scalato da centrale in occasione del secondo, dopo l’espulsione di Bonucci.
BONUCCI 4: un doppio giallo incomprensibile e inaccettabile per un calciatore della sua esperienza. Già sanzionato per proteste dopo un fallo in attacco in area spagnola, entra in maniera vistosa e col gomito largo sul volto di Busquets. Lasciando l’Italia in dieci in un momento delicato come il finale di primo tempo e subito dopo la Spagna ne approfitta siglando il raddoppio.
BASTONI 5: preferito a Chiellini al fianco di Bonucci, torna a giocare in una difesa a 4 e si fa notare soprattutto per un paio di avanzate nella metà campo avversaria. Si perde Ferran Torres in occasione della prima rete e si fa trovare fuori zona anche in occasione della seconda.
EMERSON 6,5: a differenza di Di Lorenzo, la sua spinta costante a sinistra mette in difficoltà la retroguardia di Luis Enrique. Le occasioni di Chiesa e soprattutto quella di Insigne nascono dai suoi piedi.
BARELLA 5: fuori partita. Il motorino nerazzurro questa volta rimane in panne e perde nettamente alla distanza il duello col dirimpettaio Koke. Non riesce ad offrire un valido supporto in fase di pressing ed è assolutamente nullo anche negli inserimenti. (dal 72’ CALABRIA sv)
JORGINHO 6: la scelta di Luis Enrique di piazzargli alle spalle un guastatore come Sanabria lo manda fuori giri per buona parte del primo tempo; poi, bastano due palloni illuminanti dei suoi per innescare le grandi occasioni di Bernardeschi e Insigne. (dal 64’ PELLEGRINI 6: difficile incidere in un secondo tempo in cui gli spagnoli si concedono il lusso del torello, disponendo dell’uomo in più. Cerca un paio di inserimenti e di imbucate da ‘10’, non è fortunato. Poi è puntuale, all’83°, ad accompagnare Chiesa lanciato in campo aperto e a segnare la rete della speranza con un tocco facile facile a porta sguarnita).
VERRATTI 5: anche il centrocampista del Paris Saint-Germain vive una serata di scarsissima ispirazione. Dalle sue parti gravita il più giovane di tutti, il 2004 Gavi, e la serata poco ispirata di Azpilicueta suggerirebbe un approccio più convinto per provare a combinare a turno con Insigne o Chiesa, nella fase del match in questo viene spostato da Mancini. (dal 58’ LOCATELLI 6: sta bene, di testa e di gambe, e in questo momento meriterebbe probabilmente un posto da titolare. Aggiunge fisicità aumentando la capacità di alzare la pressione, recupera un paio di palloni importanti).
CHIESA 6.5: torna a giocare esterno destro, perché è l’ che Mancini che o vede più a suo agio e non da seconda punta, come vorrebbe Allegri. Ma la partita dello juventino, fatta salva la conclusione dopo 5’ respinta da Unai Lopez, rimane a lungo inespressa e fatta di lunghe corse a vuoto. Nel secondo tempo, paradossalmente - in inferiorità numerica - tira fuori una prestazione tutta di rabbia e, dopo aver quasi spaccato il palo (ma in fuorigioco) al 61°, è lui a recuperare palla sull’errore di Pau Torres e ad innescare la ripartenza conclusa con l’assist per la rete di Pellegrini.
BERNARDESCHI 5: l’esperimento da falso nueve viene bocciato dallo stesso Mancini dopo appena 25’, complici le difficoltà a destra di Chiesa con Koke e Marcos Alonso. La palla ce l’hanno spesso gli spagnoli e così il numero 20 azzurro risulta spesso isolato dal gioco: non riesca a sporcare la prima impostazione avversaria e tocca pochissimi palloni. Si accende all’improvviso su invenzione di Jorginho quando colpisce il primo palo, finisce il primo tempo da terzino per ovviare il rosso a Bonucci ma dalla sua posizione arriva la seconda invenzione di serata di Oyarzabal per Ferran (dal 46' CHIELLINI 6,5: c'è da soffrire nel secondo tempo, con un uomo in meno, ma con lui in campo l'Italia ritrova le antiche certezze difensive e anche Bastoni ne guadagna in sicurezza).
INSIGNE 4.5: nonostante Emerson offra una spinta costante sulla sua corsia di competenza, il capitano del Napoli non riesce praticamente mai ad accendere la luce, né quando prova ad accentrarsi né quando è chiamato a dettare i tempo del gioco negli ultimi 20 metri. Dopo 25’, viene spostato nella posizione di attaccante centrale ed è in quella zona che si divora l’occasione del potenziale 1-1, solo davanti ad Unai Lopez (dal 58’ KEAN 5,5: la sua presenza, ossia un centravanti puro, ci permette di attaccare la linea difensiva spagnola con maggiore efficacia. Ma pasticcia tanto con la palla tra i piedi e si gioca male un paio di situazioni interessanti
CT MANCINI 5: Luis Enrique gliel’ha letteralmente incartata, facendo preoccupare Jorginho con la posizione di Sarabia alle sue spalle e disinnescando soprattutto la nostra corsia di destra, bloccando Chiesa con Koke e sganciando Marcos Alonso a fare i danni dalle parti di Di Lorenzo. Dopo l’espulsione di Bonucci, ritarda la sostituzione immediata preferendo abbassare Bernardeschi da terzino e facendo scalare in mezzo il giocatore del Napoli: la mossa non paga e poco dopo incassiamo il gol dello 0-2.
DONNARUMMA 5.5: fischi dovevano essere e fischi sono tanti. Una complicata situazione ambientale che ha certamente minato la tranquillità di Gigio. Assiste impotente ai due gran gol spagnoli, regala un brivido con quella palla che gli sfugge tra i guanti sul sinistro di Marcos Alonso: il palo gli evita la papera ma ne certifica la serata difficile. Torna super nel finale con un gran intervento sul diagonale a botta sicura dell’ex laterale della Fiorentina.
DI LORENZO 4: non spinge nulla e dietro è costantemente preso in mezzo nella morsa di Oyarzabal e Marcos Alonso. Luis Enrique indovina la mossa, piazzando Koke sul centro-sinistra per limitare la catena di destra degli Azzurri e, né Chiesa né Bernardeschi riescono a dare la giusta collaborazione in fase di non possesso. Il primo gol nasce da un cross nella sua zona, sul secondo era scalato da centrale in occasione del secondo, dopo l’espulsione di Bonucci.
BONUCCI 4: un doppio giallo incomprensibile e inaccettabile per un calciatore della sua esperienza. Già sanzionato per proteste dopo un fallo in attacco in area spagnola, entra in maniera vistosa e col gomito largo sul volto di Busquets. Lasciando l’Italia in dieci in un momento delicato come il finale di primo tempo e subito dopo la Spagna ne approfitta siglando il raddoppio.
BASTONI 5: preferito a Chiellini al fianco di Bonucci, torna a giocare in una difesa a 4 e si fa notare soprattutto per un paio di avanzate nella metà campo avversaria. Si perde Ferran Torres in occasione della prima rete e si fa trovare fuori zona anche in occasione della seconda.
EMERSON 6,5: a differenza di Di Lorenzo, la sua spinta costante a sinistra mette in difficoltà la retroguardia di Luis Enrique. Le occasioni di Chiesa e soprattutto quella di Insigne nascono dai suoi piedi.
BARELLA 5: fuori partita. Il motorino nerazzurro questa volta rimane in panne e perde nettamente alla distanza il duello col dirimpettaio Koke. Non riesce ad offrire un valido supporto in fase di pressing ed è assolutamente nullo anche negli inserimenti. (dal 72’ CALABRIA sv)
JORGINHO 6: la scelta di Luis Enrique di piazzargli alle spalle un guastatore come Sanabria lo manda fuori giri per buona parte del primo tempo; poi, bastano due palloni illuminanti dei suoi per innescare le grandi occasioni di Bernardeschi e Insigne. (dal 64’ PELLEGRINI 6: difficile incidere in un secondo tempo in cui gli spagnoli si concedono il lusso del torello, disponendo dell’uomo in più. Cerca un paio di inserimenti e di imbucate da ‘10’, non è fortunato. Poi è puntuale, all’83°, ad accompagnare Chiesa lanciato in campo aperto e a segnare la rete della speranza con un tocco facile facile a porta sguarnita).
VERRATTI 5: anche il centrocampista del Paris Saint-Germain vive una serata di scarsissima ispirazione. Dalle sue parti gravita il più giovane di tutti, il 2004 Gavi, e la serata poco ispirata di Azpilicueta suggerirebbe un approccio più convinto per provare a combinare a turno con Insigne o Chiesa, nella fase del match in questo viene spostato da Mancini. (dal 58’ LOCATELLI 6: sta bene, di testa e di gambe, e in questo momento meriterebbe probabilmente un posto da titolare. Aggiunge fisicità aumentando la capacità di alzare la pressione, recupera un paio di palloni importanti).
CHIESA 6.5: torna a giocare esterno destro, perché è l’ che Mancini che o vede più a suo agio e non da seconda punta, come vorrebbe Allegri. Ma la partita dello juventino, fatta salva la conclusione dopo 5’ respinta da Unai Lopez, rimane a lungo inespressa e fatta di lunghe corse a vuoto. Nel secondo tempo, paradossalmente - in inferiorità numerica - tira fuori una prestazione tutta di rabbia e, dopo aver quasi spaccato il palo (ma in fuorigioco) al 61°, è lui a recuperare palla sull’errore di Pau Torres e ad innescare la ripartenza conclusa con l’assist per la rete di Pellegrini.
BERNARDESCHI 5: l’esperimento da falso nueve viene bocciato dallo stesso Mancini dopo appena 25’, complici le difficoltà a destra di Chiesa con Koke e Marcos Alonso. La palla ce l’hanno spesso gli spagnoli e così il numero 20 azzurro risulta spesso isolato dal gioco: non riesca a sporcare la prima impostazione avversaria e tocca pochissimi palloni. Si accende all’improvviso su invenzione di Jorginho quando colpisce il primo palo, finisce il primo tempo da terzino per ovviare il rosso a Bonucci ma dalla sua posizione arriva la seconda invenzione di serata di Oyarzabal per Ferran (dal 46' CHIELLINI 6,5: c'è da soffrire nel secondo tempo, con un uomo in meno, ma con lui in campo l'Italia ritrova le antiche certezze difensive e anche Bastoni ne guadagna in sicurezza).
INSIGNE 4.5: nonostante Emerson offra una spinta costante sulla sua corsia di competenza, il capitano del Napoli non riesce praticamente mai ad accendere la luce, né quando prova ad accentrarsi né quando è chiamato a dettare i tempo del gioco negli ultimi 20 metri. Dopo 25’, viene spostato nella posizione di attaccante centrale ed è in quella zona che si divora l’occasione del potenziale 1-1, solo davanti ad Unai Lopez (dal 58’ KEAN 5,5: la sua presenza, ossia un centravanti puro, ci permette di attaccare la linea difensiva spagnola con maggiore efficacia. Ma pasticcia tanto con la palla tra i piedi e si gioca male un paio di situazioni interessanti
CT MANCINI 5: Luis Enrique gliel’ha letteralmente incartata, facendo preoccupare Jorginho con la posizione di Sarabia alle sue spalle e disinnescando soprattutto la nostra corsia di destra, bloccando Chiesa con Koke e sganciando Marcos Alonso a fare i danni dalle parti di Di Lorenzo. Dopo l’espulsione di Bonucci, ritarda la sostituzione immediata preferendo abbassare Bernardeschi da terzino e facendo scalare in mezzo il giocatore del Napoli: la mossa non paga e poco dopo incassiamo il gol dello 0-2.