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    Italia, Gravina in pressing su Mancini: oggi nuovo incontro a Coverciano

    Italia, Gravina in pressing su Mancini: oggi nuovo incontro a Coverciano

    Il futuro della Nazionale e di Roberto Mancini rimangono appesi ad un filo o, se preferite, alla decisione del ct di rispettare il contratto con la Federcalcio che scade nel 2026 o rassegnare le proprie dimissioni dopo il clamoroso flop con la Macedonia del Nord che ci terrà lontano dai Mondiali per la seconda volta di fila. Una decisione definitiva sarà presa verosimilmente soltanto dopo l'impegno di martedì prossimo contro la Turchia, l'altra grande delusa ed esclusa, ma il presidente della FIGC Gabriele Gravina - che pubblicamente ha già espresso la propria fiducia nell'allenatore marchigiano - è determinato ad aumentare il pressing nelle prossime ore e, diversamente da quanto previsto inizialmente, sarà a Coverciano già oggi per fare il punto della situazione.

    L'OMBRA DI LIPPI - Il numero uno di via Allegri è pronto a fare un passo in avanti e a venire incontro a Mancini, proponendogli per esempio un ruolo allargato di coordinatore di tutte le nazionali, per poter mettere mano non solo a parole ai problemi più strutturali che attanagliano il nostro calcio, a partire dalle selezioni giovanili. Un profilo da coordinatore per preparare i futuri protagonisti in maglia azzurra e respingere nuovamente e forse per sempre l'ombra ingombrante di Marcello Lippi, che già in passato era stato sondato dallo stesso Gravina come ipotesi per la direzione tecnica, senza però passare dal placet dell'attuale ct. Che in pubblico ha sempre replicato in maniera diplomatica alle domande sull'incontro senza preavviso avvenuto tra il presidente e il ct campione del mondo del 2006, ma che privatamente non ha nascosto il proprio fastidio.

    DUBBIO AMLETICO - Le prossime ore possono dunque essere quelle decisive, a mente più fredda dopo aver smaltito almeno parzialmente la batosta emotiva della debacle di Palermo e dopo aver raccolto anche gli inviti dei suoi calciatori a rimanere al timone nonostante tutto. La palla passa dunque al Mancio, diviso tra il desiderio di raccogliere ancora una volta le macerie e restare alla guida del progetto di rinascita della Nazionale italiana e le perplessità legate al rischio di risultare anche nel prossimo quadriennio come il parafulmine per ogni situazione, nonostante le promesse a parole. E sullo sfondo, oltre al solito Lippi, si stagliano le figure di due eroi del 2006 come Fabio Cannavaro e Andrea Pirlo, oltre alle suggestioni legate a Claudio Ranieri e soprattutto Carlo Ancelotti.

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