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    Italia, Evani: 'Ritiro complicato. Asl? Evitiamo polemiche. Grande rapporto con Mancini, Ventura invece...'

    Italia, Evani: 'Ritiro complicato. Asl? Evitiamo polemiche. Grande rapporto con Mancini, Ventura invece...'

    Alberico Evani guiderà l'Italia al posto di Roberto Mancini (il ct è positivo al Covid-19) e ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'amichevole con l'Estonia: "E' un ritiro complicato, non devo dirlo io, si nota completamente. Quello che ci fa stare tranquilli e sereni sono lo spirito di gruppo, l'intelligenza e la disponibilità. Queste difficoltà ci aiuterebbero ancora di più a crescere. Il rapporto con Mancini? È come se fosse qui con noi, ci sentiamo spesso durante la giornata, sia per il lavoro da fare che per quello che è stato fatto. Il gruppo credo lo senta vicino, sotto quest'aspetto non ci sono cambiamenti se non che manca lui, fisicamente".

    EMOZIONE - "Sarà grandissima, non l'avrei mai immaginato. Sinceramente avrei preferito non succedesse, sia per la saluta di Mancini che per lo staff, perché la squadra ha bisogno di lui".

    CAOS ASL ULTIMI GIORNI - "Capiamo che è un momento difficile, anche le esigenze della società: non facciamo polemiche. Abbiamo tanti ragazzi interessanti, quelli che sono qua nei prossimi dieci giorni ci daranno soddisfazione".

    CAPI SALDI - "Al netto di questo periodo complicato, per noi era in preventivo quello di giocare questa gara dando la possibilità ai giovani, che avranno un futuro. Quelli che hanno avuto meno possibilità ma magari non sono inferiori: si allenano da tanto, i principi di gioco li conoscono, qualcuno è nuovo. Credo che faranno il massimo, per loro e per noi è una grande opportunità".

    COSA PUO' DARE ALLA NAZIONALE - "Credibilità, per quanto riguarda i principi di gioco sono quelli di Mancini. In questo momento posso solo cercare di far sentire il meno possibile l'assenza dell'allenatore".

    INDICAZIONI DA QUESTA AMICHEVOLE - "Possiamo verificare personalità e livello di questi ragazzi giovani, vedere se hanno capito e compreso cosa serve alla squadra, i movimenti in fase difensiva e offensiva. Ci aspettiamo di non deludere il mister e la gente, fare un'ottima partita. Poi fare risultato, importantissimo".

    ESTONIA - "Sulla carta sembrerebbe non essere un avversario difficile, poi le partite vanno giocate meglio dell'avversario e poi vinte. Da queste partite secondo me hai tutto da perdere: se vinci hai fatto il minimo, se pareggi o perdi diventa complicato. Perché l'abbiamo scelta? Non cercavamo una nazionale di prima fascia, l'idea era di giocare con una squadra giovane: questa è stata la motivazione".

    DA VENTURA A MANCINI - "Chiaramente sono due rapporti diversi, sia per età che per avere un passato da compagno di squadra, perché questo mi aiuta nel rapporto attuale. Quella con Mancini è una conoscenza che parte da lontano, dal 1993-94: con lui c'è più di fluidità nel parlarci. Anche io qualche difficoltà con Ventura... Non dico fossi in soggezione, ma anche per il mio carattere chiuso che non ha aiutato, c'è stata difficoltà. Da parte mia".

    RANKING - "Fondamentale vincere questa partita, perdere o pareggiare ci farebbe perdere posizioni nel ranking e non vogliamo succeda: vogliamo essere testa di serie nel sorteggio".

    VOLTI NUOVI - "Sicuramente qualche idea differente c'è, viste le convocazioni. Zaccagni non si è potuto allenare e lo farà oggi, è interessante altrimenti non sarebbe stato convocato. Qualcosa sotto l'aspetto delle individualità ci sarà".

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