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Italia-Ecuador, le pagelle di CM: solco Bellanova, fulcro Jorginho. Pellegrini e Barella 'alla Totti', flop Raspadori
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Questi i promossi ed i bocciati tra gli Azzurri nel dettaglio:
ITALIA
Vicario 6: poco impiegato nel primo tempo, rischia un pasticcio di piede in costruzione, ma poi si rifa salvando sul bel tiro di Plata.
Darmian 6: si preoccupa più di contenere e di mantenere equilibrata la squadra, lo fa con la solita abnegazione e diligenza. Prezioso jolly.
Mancini 6: spesso perde più tempo a protestare con l'arbitro e gli avversari che a guardare il gioco e quello che accade in campo, anche se comunque si fa sentire sui calci da fermo e per leadership. Il giallo non manca mai, così come il nervosismo.
Bastoni 6: meno appariscente che nell'Inter, si evince però di quanto sia il regista difensivo dell'Italia, grazie al piede educatissimo, e quanto abbia sviluppato anche la giusta cattiveria agonistica.
Bellanova 6,5: sgroppa sulla fascia che è un piacere, sembra avere sette polmoni e Barella lo imbecca spesso per andare sul fondo. Promosso al debutto, esce per un lieve problema fisico. (dal 46' Di Lorenzo 5,5: insolitamente impreciso, spinge meno del compagno)
Barella 7: fosforo e giocate da metronomo, grinta e leadership da capitano. L'asse con l'ex compagno Bellanova funziona alla grande, il pallonetto del raddoppio è da fuoriclasse vero: nono gol in nazionale, raggiunto Totti col suo marchio di fabbrica, il "cucchiaio".
Jorginho 6,5: il vero e proprio fulcro del gioco di Spalletti. Tocca tanti palloni e organizza al meglio la manovra, a volte deve anche intervenire con le cattive, come nell'occasione del giallo su Caicedo. Appare al momento imprescindibile per Spalletti. (dal 66' Locatelli 6: protegge il vantaggio senza scoprirsi eccessivamente).
Dimarco 5,5: spreca malamente il gol del 2-0, con un errore non da lui, visto che cerca l'assist invece di concludere a rete. Per il resto si vede poco. (dall'87' Cambiaso sv)
Pellegrini 7,5: periodo d'oro per un giocatore finalmente ritrovato, alla Roma e in Azzurro. Il gol che realizza è da numero 10 vero, di tecnica e potenza: non segnava da giugno 2022 con l'Italia, sesta rete in Nazionale e settima nelle ultime quindici totali. L'assist per Raspadori nel secondo tempo è un cioccolatino degno della maglia che ha sulle spalle, degno di Totti: MVP del match. (dal 66' Frattesi 6,5: entra in un momento in cui l'Italia difende più che attaccare, questo penalizza i suoi inserimenti, fino a quando non recupera alla grande il pallone al 94' e rilancia l'azione del raddoppio).
Zaniolo 5,5: si divora il raddoppio, solo davanti a Burrai che lo ipnotizza, ma sicuramente è l'uomo con lo strappo più impattante tra gli avanti azzurri. A volte rimedia ammonizioni sciocche, come in occasione della sbracciata su Plata. (dal 75' Orsolini 6,5: Estupinan è un cliente molto complicato, deve spesso inseguirlo. Poi regala a Barella un assist pregevole, con tunnel annesso, che porta al 2-0)
Raspadori 5: si vede poco e quando può calciare lo fa in maniera imprecisa, come nell'occasione del superbo assist di Pellegrini. Da 9 è assolutamente rimandato. (dal 75' Retegui 6: entra e si dimostra più adatto del compagno al gioco azzurro, combattendo a sportellate, proteggendo palloni e agendo per far ripartire la squadra).
Ct. SpallettI 6,5: Italia più convincente rispetto a quella vista contro il Venezuela, segno che il lavoro con il tecnico paga eccome. Automatismi e manovra non possono che migliorare, c'è fiducia per l'Europeo. I primi 45' lasciano un buon sapore, va aumentata la costanza.
ECUADOR: Burrai 5,5; Torres 5,5, Hincapie 6, Pacho 5,5, Estupinan 6,5; Caicedo 5,5, Plata 6,5, Preciado 6, Franco 6 (dal 79' Gruezo sv); Sarmiento 6,5 (dal 79' Obando sv), Minda 6,5 (dal 64' Paez 6,5). Ct. Sanchez Bas 6