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Italia, Donnarumma volta pagina: la fascia di capitano, il sostegno dei tifosi, un gol sotto le gambe
CAPITANO - Ma per voltare pagina, modo migliore di una partita da disputare a ventidue anni con la fascia di capitano della Nazionale al braccio, forse non c'era. E chissà che le scelte di formazione del ct Roberto Mancini non siano andate proprio in quella direzione, per lasciare a Donnarumma lo status di capitano come giocatore con più presenze: a proposito, sono già 38 con 19 gol subiti, per un curriculum azzurro che si completa con l'Europeo e il trofeo di miglior giocatore della competizione. C'è di peggio insomma.
LA PARTITA – Al di là della fascia, è stata in assoluto una domenica più tranquilla. Applaudito e acclamato come tutti alla lettura delle formazioni (carico di entusiasmo per i padroni di casa Federico Chiesa e Manuel Locatelli), ha ricevuto qualche urlo di incoraggiamento isolato prima e durante la partita a cui ha risposto ringraziando. Non è allo Juventus Stadium che può essere contestato d'altronde, qui semmai è vissuto come un rimpianto di mercato e sarebbe stato accolto a braccia aperte. Poi la partita è cominciata, non è mancato un pizzico (bello grande) di fortuna a Gigio, considerando le due traverse e il palo su cui si è andato a stampare il Belgio. Anche una super parata, anzi due, su Alderweireld, prima di capitolare nei minuti finali al tunnel sporco di De Ketelaere che ha fissato il risultato sul 2-1. Un gol subito non propriamente da Donnarumma, ma che cambia poco rispetto a ciò che doveva ritrovare in questa occasione. Solo un po' di sostegno. Per il resto, ha spalle larghe.