Italia, che fine hanno fatto i centravanti?
"PROBLEMA ENORME" - Nelle ultime conferenze stampa Antonio Conte è stato fin troppo chiaro: "In attacco siamo in grande difficoltà". Il ct azzurro si sta destreggiando fra convocazioni che non riescono ad avere un filo di continuità. Ma la cassa di risonanza più importante non può che essere dedicata, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, al messaggio lanciato da Maurizio Viscidi, vice-coordinatore delle giovanili azzurre, che ha rincarato la dose: "Abbiamo un enorme problema con le punte centrali".
TONI, L'ULTIMO BOMBER - L'ultimo grande centravanti in grado di lasciare il segno in Italia e all'estero è sicuramente Luca Toni. A Verona a 38 anni si è laureato capocannoniere e miglior italiano della passata stagione di Serie A con 22 gol. Alle sue spalle Antonio Di Natale (37 anni) e Fabio Quagliarella (32 anni) rispettivamente ottavo con 14 reti e nono con 13 reti. Il primo dei titolari di Conte è Simone Zaza, fermo con 11 gol in 13esima posizione.
9 NOVE, MA NESSUNA CERTEZZA - Sono nove gli attaccanti centrali che possono ricoprire nel breve periodo il ruolo di centravanti nello scacchiere tattico di Antonio Conte, ma per tutti vige una grande incertezza.
- ZAZA - Proprio Zaza, uno dei più utilizzati finora, con il suo passaggio alla Juventus rischia di compromettere il suo rendimento in Azzurro. Attualmente, infatti, è la quinta scelta di Allegri dietro a Mandzukic, Dybala, Morata e (per ora) Llorente. Riuscirà, in tre competizioni, a ritagliarsi spazi e minuti da titolare?
- PELLE' - E' stato il più costante nel rendimento della passata stagione con il sorprendente Southampton. In casa Saints la prossima sarà un'annata decisiva data la qualificazione alla prossima edizione dell'Europa League e un mercato in fermento. Cambieranno tante cose, compreso il triplo impegno. Riuscirà Pellè a confermarsi?
- IMMOBILE - Dopo un'annata fallimentare al Borussia Dortmund, la punta napoletana ha accettato il prestito al Siviglia. In Spagna cercherà di tornare ai livelli del Torino, ma dovrà prima convincere Unai Emery. La partenza di Bacca lo pone in cima alle preferenze, ma dovrà lavorare sodo.
- DESTRO - La grande delusione nella stagione della conferma. Mattia Destro non è riuscito, prima con la maglia della Roma e poi con quella del Milan a confermarsi letale sottoporta. Tante le chance sprecate, un po' per mancanza di fiducia da parte di Rudi Garcia, un po' per un modulo (quello di Inzaghi) che non lo metteva in risalto.
- BALOTELLI - Chi l'ha visto? I tifosi del Liverpool faticano a ricordarlo per le sue giocate sul prato di Anfield. I Reds lo hanno messo fuori rosa, non convocandolo per la tournée estiva in Asia. Di fatto è senza squadra e il progetto di un'Italia incentrata su SuperMario non può che essere nient'altro che un'idea già tramontata.
- OSVALDO - Era partito bene, fra l'ultimo periodo con la maglia della Juventus e i primi mesi di avventura all'Inter. Ma i primi stop muscolari hanno dato il via ad un decadimento totale. Prima le liti con Mazzarri e Mancini, poi il prestito al Boca Juniors. Anche in Argentina ha vissuto un periodo tormentato soprattutto fuori dal campo. Tornerà in Europa, ma la sensazione è che il suo treno sia ormai già fuori dalla stazione.
- OKAKA - Gioca di squadra, aiuta i compagni ed è fondamentale nel partecipare alla manovra sia in fase difensiva che offensiva. Sì, ma Okaka fatica a segnare. Solo 4 gol nella passata stagione di Serie A. Un problema, sempre il solito, quello che afflige l'Italia di Conte.
- MATRI - Ha preferito la vittoria di titoli e trofei da comprimario ai minuti da titolare. Eppure Alessandro Matri aveva iniziato bene la scorsa stagione con la maglia del Genoa. Poi la chiamata della Juve, una Coppa Italia e uno Scudetto vinti, una finale di Champions League soltanto assaporata. Il tutto con soli 450 minuti disputati. Pochi, troppo. E' tornato al Milan dove si è già trovato davanti sia Bacca che Luiz Adriano.
- ROSSI - Il più grande rimpianto della Fiorentina e della Nazionale. Antonio Conte non ha mai potuto godersi il talento di Giuseppe Rossi, massacrato nell'ultimo anno da continui infortuni. Prima punta più per esigenza che per caratteristiche, sta tornando lentamente a disposizione della Fiorentina. L'interrogativo è sempre lo stesso: riuscirà a trovare tranquillità e continuità?
RESTA SOLO GIOVINCO? - Chi sta convincendo e brillando è solo Sebastian Giovinco, scatenato in MLS. La Formica Atomica ha realizzato questa notte una tripletta nel 4-4 dei suoi Toronto FC contro i New York City Fc giocando da prima punta nel 4-5-1. Nel post partita un messaggio per Conte: "Non è mai facile segnare da nessuna parte, soprattutto 3 gol, è sempre difficile in ogni partita e con qualsiasi squadra. Messaggio per Conte? E' un messaggio per me, poi spero che abbia visto i gol e mi abbia visto giocare". Che sia lui il futuro della maglia Azzurra numero 9?
Emanuele Tramacere
@TramacEma