Italia, Berardi è l’uomo giusto nei momenti sbagliati: Spalletti sbaglia ancora a non convocarlo
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Affare quasi fatto per tutti, tranne che per Giovanni Carnevali. La Juve ha aspettato troppo a chiudere (voleva vendere qualcuno prima di versare i trenta milioni pattuiti) e Berardi è rimasto in Emilia. Ma con un magone e un rimpianto tali da essersi messo automaticamente fuori rosa.
Cambia il c.,t. della Nazionale e Luciano Spalletti anticipa le convocazioni al venerdì, escludendo Berardi. Il quale, però, al rientro dopo l’ammutinamento, segna due gol. Tuttavia il nuovo c.t., mal consigliato da Dionisi, pensa, che non abbia sufficienti minuti nelle gambe.
Purtroppo per Domenico, non è finita. Ieri matttina, dopo il pareggio dell’Italia in Macedonia, saltano Mancini e Politano, entrambi infortunati. Spalletti non pensa a Berardi, sostituto naturale di Politano e dello sgangherato Zaniolo, e convoca Orsolini, assente in azzurro da tre anni.
BERARDI ANDAVA CONVOCATO
Per me, lo dico subito, oltre ad essere un’ingiustizia, è un atto di autolesionismo. Berardi vale più di Orsolini, vede di più la porta, salta con maggiore frequenza l’avversario, ha esperienza e conoscenze collaudate in Nazionale, con la quale è diventato campione d’Europa.
Il problema è che Spalletti non vuole ammettere di avere sbagliato a non chiamarlo e, dunque, insiste. Speriamo che domani sera, a San Siro, qualcuno segni almeno un gol in più dell’Ucraina (magari lo stesso Orsolini) e che, dalla prossima, anche Spalletti abbia più tempo per valutare e scegliere bene. Berardi fuori, con la penuria di esterni che c’è, non si può accettare.