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    Italia bella a metà: gioca solo un tempo, se vuole il primo posto non può più permetterselo

    Italia bella a metà: gioca solo un tempo, se vuole il primo posto non può più permetterselo

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    L’Italia ricomincia come aveva finito, cioè vincendo (2-0 all’Irlanda del Nord), nella prima partita di qualificazione al Mondiale del Qatar 2022. Le sono bastati un tempo (il primo), i gol di Berardi e Immobile, poi stranamente si è fermata, ha cominciato a gestire (male) la palla e ha rischiato in almeno tre occasioni il gol degli avversari che avrebbe riaperto la partita.

    Il c.t. Roberto Mancini si è detto soddisfatto, ma lo era a metà. Il secondo tempo è stato regalato e questa non è nella filosofia di gioco dell’allenatore, tanto più che l’Irlanda è una squadra modesta, che andava attaccata con velocità e profondità per realizzare più reti possibili anche in ragione della differenza reti. La Svizzera, tanto per farmi capire, è andata a farne tre (a uno) in Bulgaria dove l’Italia giocherà domenica. Bisogna tenere subito il passo della rivale più temibile (la Svizzera appunto) e lasciare che a speculare siano altri, quelli che non credono nel calcio propositivo e risparmiano corsa e idee pensando alla gara successiva.

    Sarà, quindi, che l’Italia ci ha abituato bene, ma a me è piaciuta fino al 45’. Non vorrei che questo fosse l’effetto del campionato in cui si giocano partite a bassa intensità, i calciatori fanno un possesso passivo per mantenere il vantaggio, la palla gira lenta e gli errori, anche in disimpegno, si moltiplicano. Insomma essere moderatamente critici con una Nazionale che non aveva mai sbagliato credo che faccia bene allo spirito di chi va in campo anche per mantenere il senso della realtà. Battere questa Irlanda era doveroso, di certo si poteva segnare qualche gol in più e regalare qualche occasione di meno

    Detto questo, gli Azzurri hanno avuto la giusta concentrazione nell’approccio alla gara, una certa spietatezza nel segnare e buone trame nel comandare il gioco. Dopo neanche un minuto, Berardi - per il resto bravissimo - ha sbagliato ad appoggiar palla a Immobile in contropiede, ma si è capito subito che la testa era giusta e le gambe giravano. Senza Jorginho (infortunato) e Barella (in panchina per aver svolto un solo allenamento con il gruppo), il centrocampo poggiava su Locatelli (positivo fino a quando, nella ripresa, non ha sbagliato una palla in costruzione bassa), Verratti (il centrale di complemento) e Lorenzo Pellegrini (la mezzala offensiva). Davanti Berardi, Immobile e Insigne. Dietro, oltre a Donnarumma, Florenzi, Bonucci, Chiellini ed Emerson. Degli esterni bassi, il più positivo è stato Florenzi che prima (11’) ha pescato Immobile solo in area (stop di petto e girata debole per Peacocks-Farrell, il portiere) e poi (14’) ha messo in azione Berardi con un lancio profondo. L’esterno del Sassuolo è andato sul fondo, si è avvicinato al portiere e lo ha superato con una conclusione dal basso verso l’alto sotto la traversa. Gol splendido per freddezza tecnica e determinazione.

    Sulla fascia destra l’Italia ha costruito di più e meglio. Dopo Florenzi è stato lo stesso Berardi ad imbeccare Immobile in area. Il laziale, in acrobazia, ha colpito la palla che Paecocks-Farrell ha deviato di petto. Dopo un colpo di testa di Emerson (19’, cross di Berardi), l’Italia ha provato con i tiri da lontano: Insigne (parato), Florenzi (alto).

    Il dominio dell’Italia è stato totale, il raddoppio di Immobile (38’) una conseguenza dell’eccellenza del gioco e delle giocate. In verità sul sinistro dell’attaccante laziale, invano inseguito da Cathcart, la complicità di Paecocks-Farrell è stata decisiva (traiettoria sul primo palo), ma la voglia di gol di Immobile non era più contenibile, come è stato dimostrato dalla sua rabbiosa reazione. Da sottolineare che l’assist era stato di Insigne, utile anche quando non va a bersaglio.

    All’intervallo l’Italia si è spenta e si è accesa l’Irlanda. Ad inizio ripresa c’è stato un tiro al volo di White (assist di Magennis) che ha centrato l’esterno della rete, poi un passaggio corto di Locatelli a Donnarumma ha chiamato il portiere a respingere, di piede, su White e poi su Smith (angolo). Dire che l’Italia è andata in bambola sarebbe troppo, ma Mancini, alle prime inquietudini, ha tolto Pellegrini per inserire Barella (64’). All’Italia - si vedeva - bastava un’accelerazione per mettere in difficoltà i britannici, ma prevaleva la volontà di amministrare a quella di affondare. Così, su errore di Verratti, Smith ha tirato e, per fortuna, lo stesso Verratti ha deviato (69’). Quindi, ad una manciata di minuti dalla fine, quando Mancini aveva messo in campo Spinazzola per Emerson, Chiesa per Berardi (75’) Pessina per Locatelli e Grifo per Insigne (84’), Donnarumma ha giocato una palla troppo corta, gli irlandesi l’hanno scippata e McNair a porta semi spalancata ha tirato alto. Dall’Italia appena qualche contropiede (Immobile, Spinazzola) e troppa confusione. Sarebbe stata vittoria comunque, ma inficiata dalla sbadataggine. Quello che nessuna squadra - nemmeno la migliore - può permettersi contro chiunque.


    :(actionzone)


    IL TABELLINO

    ITALIA-IRLANDA DEL NORD 2-0


    MARCATORI: 14' Berardi, 39' Immobile

    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson (75' Spinazzola); Pellegrini Lo. (64' Barella), Locatelli (84' Pessina), Verratti; Berardi (75' Chiesa), Immobile, Insigne (84' Grifo). CT: Mancini.

    IRLANDA DEL NORD (3-4-1-2): Peacock-Farrell; Evans J., Smith, Cathcart; Dallas, McNair, McCann (78' Thompson), Evans C. (46' Saville); Davis; Whyte (64' Lavery), Magennis (78' Lafferty). CT: Baraclough.

     
     

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