Getty Images
Italia, beach soccer: primo allenamento in Portogallo in vista dell'Europeo. Ramacciotti: 'Buone sensazioni'
Atterrata ieri in Portogallo, la Nazionale di Beach Soccer ha sostenuto questa mattina il primo allenamento in vista dei Campionati Europei che a Figueira da Foz prenderanno il via giovedì, quando l’Italia affronterà la Svizzera nell’incontro inaugurale (14.15, diretta Sky Sport).
Dario Ramacciotti è il capitano della squadra Azzurra, un vero e proprio veterano di questa specialità, che in questi ultimi anni ha inanellato la serie di successi che ha portato l’Italia tra le Nazionali più forti al mondo: Campione Europeo nel 2018 e vice campione Mondiale nel 2019, per menzionare i titoli più prestigiosi. Con i suoi club, Viareggio e Catania, ha praticamente vinto tutto (Scudetto, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa) nella sua lunga carriera, che dal 2010 lo vede protagonista sulle spiagge di tutta Italia.
I suoi primi passi li muove nel calcio a 11, fino ad arrivare all’esordio in Serie C nel 2004 con la Lucchese. A Cascina incontra Stefano Santini, uno dei guru del beach soccer, che nel 2010 lo invita a partecipare al Memorial ‘Matteo Valenti’, un torneo che, nel tempo, è diventato una vera e propria fucina di campioni della specialità: “Debbo a Santini la mia passione per questa disciplina – afferma il capitano Azzurro –, che mi ha invogliato portandomi al Viareggio dove allenava. Un inizio un po’ problematico, perché non ero sicuro mi piacesse. Ma poco dopo tempo, mi dovevano portare via dal rettangolo di sabbia”. Non ci mette molto a farsi notare e l’esordio Azzurro non tarda ad arrivare: il 6 agosto del 2010 la sua prima partita in Nazionale contro la Svizzera e, da lì, titolare inamovibile della squadra che raggiungerà i risultati più prestigiosi.
Costretto a saltare per infortunio le ultime qualificazioni mondiali ed europee giocate a giugno a Nazarè, è tornato ad essere parte fondamentale di questa squadra: “Ora sto bene e vedo intorno a me una squadra forte e motivata. Un buon mix di veterani e matricole che il Ct Del Duca ha saputo ben miscelare. Ho buone sensazioni e tutti noi, alla fine di questa avventura, saremmo molto dispiaciuti di andarcene via dal Portogallo senza la Coppa”. La condizione attuale è sicuramente diversa da quella con cui si sono affrontate le due qualificazioni a giugno: rimane la delusione per aver mancato i mondiali, ma oggi gli Azzurri hanno più benzina nelle gambe, anche grazie al campionato nazionale terminato agli inizi di agosto: “Siamo pronti: nei due raduni fatti a Tirrenia il mister Del Duca ci ha fatto lavorare sodo e ho la certezza che daremo filo da torcere a tutti, saremo la squadra da battere".
Giovedì (ore 14.15, diretta Sky Sport) sarà la Svizzera la prima avversaria: bronzo ai mondiali di Mosca, con tanti fuoriclasse dentro, tra l’altro vecchie conoscenze del campionato italiano come Stankovic, Borer e Hodel: “Uno scoglio, ma non insuperabile – sottolinea Ramacciotti – lo abbiamo dimostrato, anche se non c’ero, nelle qualificazioni mondiali quando a Nazarè li abbiamo battuti (6-5). E’ una squadra altalenante, può vincere e perdere con tutti, ma la cosa certa è che non mollano mai. Dovremo rimanere compatti e alla fine, vinceremo”. Dopo la Svizzera, l’Ucraina (venerdì, 14.15 diretta Sky Sport) che aveva raggiunto la qualificazione ai Mondiali rinunciandoci per problemi legati alla politica nazionale: “In passato, è stata una squadra ci ha creato difficoltà per la sua grande fisicità e tecnica ma sicuramente siamo attrezzati per affrontarli”. Dulcis in fundo, sabato (ore 16.45, diretta Sky Sport) il Portogallo, uscito dai Mondiali nella fase a gironi e campione continentale in carica: “Sono assolutamente alla nostra portata. Tra loro, un occhio particolare a Bè Martins che, per me, rimane uno dei migliori giocatori al mondo. Ma basta parlare e attendere: siamo pronti e non vediamo l’ora di scendere in campo".
Dario Ramacciotti è il capitano della squadra Azzurra, un vero e proprio veterano di questa specialità, che in questi ultimi anni ha inanellato la serie di successi che ha portato l’Italia tra le Nazionali più forti al mondo: Campione Europeo nel 2018 e vice campione Mondiale nel 2019, per menzionare i titoli più prestigiosi. Con i suoi club, Viareggio e Catania, ha praticamente vinto tutto (Scudetto, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa) nella sua lunga carriera, che dal 2010 lo vede protagonista sulle spiagge di tutta Italia.
I suoi primi passi li muove nel calcio a 11, fino ad arrivare all’esordio in Serie C nel 2004 con la Lucchese. A Cascina incontra Stefano Santini, uno dei guru del beach soccer, che nel 2010 lo invita a partecipare al Memorial ‘Matteo Valenti’, un torneo che, nel tempo, è diventato una vera e propria fucina di campioni della specialità: “Debbo a Santini la mia passione per questa disciplina – afferma il capitano Azzurro –, che mi ha invogliato portandomi al Viareggio dove allenava. Un inizio un po’ problematico, perché non ero sicuro mi piacesse. Ma poco dopo tempo, mi dovevano portare via dal rettangolo di sabbia”. Non ci mette molto a farsi notare e l’esordio Azzurro non tarda ad arrivare: il 6 agosto del 2010 la sua prima partita in Nazionale contro la Svizzera e, da lì, titolare inamovibile della squadra che raggiungerà i risultati più prestigiosi.
Costretto a saltare per infortunio le ultime qualificazioni mondiali ed europee giocate a giugno a Nazarè, è tornato ad essere parte fondamentale di questa squadra: “Ora sto bene e vedo intorno a me una squadra forte e motivata. Un buon mix di veterani e matricole che il Ct Del Duca ha saputo ben miscelare. Ho buone sensazioni e tutti noi, alla fine di questa avventura, saremmo molto dispiaciuti di andarcene via dal Portogallo senza la Coppa”. La condizione attuale è sicuramente diversa da quella con cui si sono affrontate le due qualificazioni a giugno: rimane la delusione per aver mancato i mondiali, ma oggi gli Azzurri hanno più benzina nelle gambe, anche grazie al campionato nazionale terminato agli inizi di agosto: “Siamo pronti: nei due raduni fatti a Tirrenia il mister Del Duca ci ha fatto lavorare sodo e ho la certezza che daremo filo da torcere a tutti, saremo la squadra da battere".
Giovedì (ore 14.15, diretta Sky Sport) sarà la Svizzera la prima avversaria: bronzo ai mondiali di Mosca, con tanti fuoriclasse dentro, tra l’altro vecchie conoscenze del campionato italiano come Stankovic, Borer e Hodel: “Uno scoglio, ma non insuperabile – sottolinea Ramacciotti – lo abbiamo dimostrato, anche se non c’ero, nelle qualificazioni mondiali quando a Nazarè li abbiamo battuti (6-5). E’ una squadra altalenante, può vincere e perdere con tutti, ma la cosa certa è che non mollano mai. Dovremo rimanere compatti e alla fine, vinceremo”. Dopo la Svizzera, l’Ucraina (venerdì, 14.15 diretta Sky Sport) che aveva raggiunto la qualificazione ai Mondiali rinunciandoci per problemi legati alla politica nazionale: “In passato, è stata una squadra ci ha creato difficoltà per la sua grande fisicità e tecnica ma sicuramente siamo attrezzati per affrontarli”. Dulcis in fundo, sabato (ore 16.45, diretta Sky Sport) il Portogallo, uscito dai Mondiali nella fase a gironi e campione continentale in carica: “Sono assolutamente alla nostra portata. Tra loro, un occhio particolare a Bè Martins che, per me, rimane uno dei migliori giocatori al mondo. Ma basta parlare e attendere: siamo pronti e non vediamo l’ora di scendere in campo".