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    Italia, Bastoni: "Da Chiellini e Bonucci ho imparato tutto. Agli Europei non ci siamo capiti, il Mondiale è un obbligo"

    Italia, Bastoni: "Da Chiellini e Bonucci ho imparato tutto. Agli Europei non ci siamo capiti, il Mondiale è un obbligo"

    Il difensore dell'Inter, Alessandro Bastoni, ha concesso una lunga intervista divisa fra vita privata, nazionale e Inter ai microfoni del sito ufficiale della FIGC. Fra idoli, obiettivi e sogni, il centrale classe 1999 si è raccontato senza filtri.

    IMPARARE TANTO - "Si diventa Alessandro Bastoni imparando tanto da esperienze come l’Europeo del 2021, dove ho fatto la gavetta dietro a vere e proprie icone nel mio ruolo. La vittoria dell’Europeo è stato il coronamento di tanti sacrifici fatti da bambino. Ho avuto la possibilità di viverlo, anche se non in prima persona perché avevo davanti due totem come Chiellini e Bonucci, che mi hanno insegnato tanto”.

    L'ATALANTA - "Ero un bambino molto timido e riservato. Ho avuto la fortuna che il papà di una mia compagna di classe era un osservatore dell’Atalanta, mi portò a fare un provino e andò bene".

    IL PAPA' CALCIATORIE - "Mio padre ha sempre avuto grandi qualità a livello calcistico, forse gli è mancata la testa. Per questo non voleva che facessi il suo stesso errore, scherzando diceva che a livello qualitativo era più forte di me. Dopo il mio esordio in Serie A gli ho fatto presente che non avrebbe più potuto dirmelo. È stato fondamentale nel mio percorso. Giocando all’Atalanta dovevo fare 130 chilometri all’andata e altri 130 a tornare, ha sempre fatto da taxi. Senza di lui anche a livello pratico non sarei riuscito a fare quello che sto facendo”.

    BASKET - “Del basket mi piace lo spirito che c’è e il modo in cui sanno vivere anche la sconfitta”

    DIFENSORE MODERNO - “Al difensore moderno non devono mai mancare il coraggio e l’intraprendenza di fare qualcosa che possa segnare la partita. È un ruolo difficile, puoi far bene per 89 minuti e al 90’ commettere un errore e sembra che hai fatto una partita disastrosa".

    PALLONE D'ORO - "Il Pallone d’Oro? Non è mai stata un’ambizione, essendo realisti è difficile vincerlo per un difensore. La mia soddisfazione è dare assistenza alla fase offensiva senza dimenticare i compiti difensivi”.

    IL PERCORSO GIOVANILE - “Partire dall’Under 15 e arrivare qui è stato un viaggio lungo e tortuoso, in mezzo sono successe tantissime cose. A un ragazzino che sta iniziando adesso consiglierei di non mollare perché anche io ho avuto difficoltà: in Under 16 e Under 17 ci sono stati momenti in cui non giocavo”.

    LA PRIMA BATOSTA - "La mia migliore amica è venuta a mancare in seguito a un incidente, ero con la Nazionale Under 15 ed è stata la prima grande batosta della mia vita. Mi ha fatto capire come il calcio rimanga sempre un gioco. Penso sempre che dalle esperienze bisogna prendere la parte positiva, anche quando la parte positiva non c’è”.

    FAMIGLIA - "Diventare papà è stato un altro grande evento della mia vita, ha ridisegnato quelle che sono le priorità. Ti accorgi come una sconfitta o una giornata storta possano passare in secondo piano quando poi torni a casa e vedi tua figlia e tua moglie”. 

    FLOP EUROPEO 2024 - “All’Europeo abbiamo avuto una parentesi non troppo felice, mi prendo le responsabilità del gruppo. Forse abbiamo fatto fatica anche a capirci, poi c’è stata grande maturità in questa ripartenza in Nations League e adesso stiamo facendo grandi cose. Spalletti ha un rapporto molto trasparente con tutti, dice le cose che pensa in faccia. Questa è una sua grande qualità”.

    MONDIALE - “L’obiettivo obbligatorio è partecipare al Mondiale perché è da due edizioni che non riusciamo a qualificarci”.

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    Squonk
    Squonk

    Da Bonucci cosa ha imparato? Aggredire gli arbitri? Spostare gli equilibri? Sedersi sugli sgabelli?

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