Lo strappo di Conte: se va a processo per le scommesse, lascia la Nazionale. C'è anche il Milan alla finestra. La Gazzetta dello Sport apre in prima pagina con un'indiscrezione sul futuro del ct dell'Italia: fuori dall'inchiesta di Cremona oppure fuori dagli Azzurri. Anche il Corriere della Sera riporta lo stesso scenario

I TEMPI - Settimana scorsa gli avvocati Francesco Arata e Leonardo Cammarata hanno depositato in Procura un terzo memoriale all'attenzione del procuratore capo Roberto di Martino, titolare dell'inchiesta sul calcioscommesse. Si profilano due scenari: l'archiviazione (già a giugno) o il rinvio a giudizio. In quest'ultimo caso i legali difensori punteranno a ottenere il rito immediato (entro dicembre), perché convinti di poter certificare in tempi brevi (saltando anche l'udienza preliminare) l'innocenza dell'allenatore ex Juventus. 

GLI SCENARI - In caso di un processo a suo carico per frode sportiva in pieno svolgimento durante l'Europeo 2016, Conte arriverebbe a una scelta dolorosa, ma inevitabile: dimettersi e lasciare la panchina dell'Italia. Tra l'altro ci sarebbe il paradosso di una Federcalcio costituita parte civile a Cremona, dove sarebbe imputato il ct della Nazionale.