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    VIDEO Insigne: 'Scudetto a Napoli? Proviamoci'

    VIDEO Insigne: 'Scudetto a Napoli? Proviamoci'

    Il campionato per la Nazionale. La Serie A fornisce uomini, ma anche idee all'Italia di Conte. Il ct fa sempre affidamento al blocco Juve in difesa (che ultimamente sta prendendo qualche gol di troppo) e prende spunto dai migliori attacchi in queste prime sette giornate, in cui Carpi-Napoli è stato l'unico 0-0 come non accadeva dal lontano 1949: Roma (17 reti), Napoli (16) e Fiorentina (14). Garcia, Sarri e Sousa giocano con un'unica punta centrale affiancata da due esterni offensivi. 

    MOSSE IN AVANTI - L'unico italiano titolare è Insigne, vero e proprio uomo del momento con già 5 gol all'attivo. Lo stesso bottino di Eder della Sampdoria, che ha il quarto miglior attacco del campionato con 13 reti. Le due punte sono in ballottaggio e da questa scelta dipende anche il sistema di gioco: 4-3-3 con Insigne (che ha scavalcato El Shaarawy e Giovinco nelle gerarchie in Azzurro) e 4-4-2 con Eder. La coppia Zaza-Immobile ha perso punti, finora le certezze sono rappresentate da Candreva sulla fascia destra e da Pellè centravanti. In attesa del debutto in Nazionale maggiore di Berardi, ancora una volta rinviato per problemi fisici, e sperando che Balotelli confermi quanto di promettente fatto intravedere all'alba della sua nuova avventura al Milan. C'è ancora tempo, ma non troppo: l'Europeo in Francia si avvicina. 

    LORENZO IL MAGNIFICO - Insigne ha dichiarato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano: "Ringrazio Conte per la chiamata in Nazionale, spero di ripagarlo sul campo. Qui ci sono dei bravi giovani, è una cosa positiva e ce ne sono tanti altri che si stanno mettendo in mostra in campionato. Jorginho? E' un mio amico e spero che possa essere chiamato presto, ma le convocazioni non le faccio io. Sto facendo bene, devo continuare su questa strada. Fa molto piacere ricevere i complimenti, non capita sempre di uscire da San Siro tra gli applausi anche dei tifosi di casa. Ringrazio i miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici, alla lunga pagano e adesso ci godiamo questo bel momento. Sono molto contento, ma questo per me deve essere solo un punto di partenza perché non ho ancora fatto nulla e devo migliorare. Con Sarri è cambiato molto, soprattutto a livello di modulo. Come fanno i grandi allenatori, ha capito che il 4-3-1-2 non rendeva e ha cambiato. Non abbiamo mai dubitato di lui, il mister capisce di calcio e se lo seguiremo potremo raggiungere grandi risultati. Nel 4-3-3 mi trovo bene sin dai tempi del Foggia con Zeman. Esterno o trequartista, l'importante è giocare dando sempre il 100% per la squadra. Devo tanto anche a Benitez, che mi ha fatto crescere anche in fase difensiva e col quale non ho mai avuto problemi. Sin da bambino sognavo di giocare nel Napoli, voglio rimanere il più a lungo possibile. All'inizio ho avuto un po' di problemi, ma ora sono passati e mi sono meritato la fiducia dei tifosi. Non ho mai pensato di andare via, ho reagito ai fischi perché anch'io sono un tifoso e sto male quando le cose non vanno bene. Scudetto a Napoli? E' troppo presto per parlarne, sono passate solo sette giornate di campionato. Bisogna restare cauti, ma ci proveremo fino alla fine". 

     


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