Israele e Palestina: confermato il cessate il fuoco, è tregua a Gaza
Hamas, dunque ha confermato il cessate il fuoco "reciproco e incondizionato" a partire dalle 2:00 ora locale di venerdì e a vigilare sul rispetto della tregua sarà l'Egitto con due delegazioni, una inviata in Israele e una nei Territori palestinesi.
Dal 10 maggio 2021 il gruppo politico e paramilitare palestinese Hamas ha sferrato un attacco missilistico contro Israele colpendo obiettivi sensibili della Città Santa. Il motivo dell'attacco si evince dall'incremento della politica espansionistica di Israele degli ultimi mesi: il Paese governato da Benjamin Netanyahu ha infatti recentemente occupato il quartiere palestinese di Sheikh Jarrah (Gerusalemme Est), distruggendo diversi stabili e costringendo delle famiglie palestinesi ad abbandonare le loro case, secondo una dinamica consolidata dall'ormai lontano 1948, anno della fondazione dello Stato di Israele su mandato britannico e delle Nazioni Unite che non ricevette mai l'appoggio palestinese.
Il piano infatti venne presentato alla fine del 1947 e assegnò il 56% del territorio storico della Palestina a Israele, quando la popolazione ebraica della regione era inferiore al 30% pertanto la maggioranza araba fu costretta a ridurre la terra ufficialmente "palestinese" di oltre la metà.
Da sempre Gaza rappresenta uno dei punti chiave di questo conflitto perché situata proprio al confine tra Israele e Palestina e dall'inizio di questi nuovi scontri si sono registrate molte vittime e numerosi feriti riaprendosi così una ferita mai del tutto chiusa. Pertanto questa tregua è stata ben vista anche dai vertici politici come lo dimostra il tweet di stamani di Ursula Von der Leyen che accoglie con favore il cessate il fuoco ed esorta entrambe le parti a consolidarlo e a stabilizzare la situazione a lungo termine e dalle parole di gratitudine pronunciate da Joe Biden che afferma: "Continueremo ad aiutare lo Stato ebraico".