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Isak: l’erede di Ibra, ma forse solo in Svezia
NUMERI DA PREDESTINATO – Tra club e nazionale, negli anni passati, lo svedese strappa diversi record legati all’età. Con l’AIK, qualche settimana dopo aver esordito con gol a 16 anni in Coppa di Svezia, diventa il più giovane marcatore di sempre in Allsvenskan. Termina la stagione con 13 gol in 29 presenze, prima di andare al Borussia e successivamente al Willem ll, dove diventa il primo calciatore a segnare tre rigori in una partita di Eredivisie, per poi finire la stagione a quota 13 gol in 16 presenze. È il più giovane di sempre ad aver giocato nella nazionale maggiore svedese, nonché il più giovane ad aver segnato con la stessa, a 17 anni e tre mesi.
DESIDERATO IN ITALIA, MA NON SOLO – In estate il Bologna ha seriamente provato a portarlo in Italia, a novembre ci sono stati rumors riguardo a Juve e Inter. Ad oggi alla finestra c’è l’Atletico Madrid, che valuta il suo profilo nonostante l'arrivo di Dembelé, attenzione anche al Milan. Isak ha bisogno di una squadra che lo faccia giocare molto, ma senza dargli da subito tutto il peso dell’attacco sulle spalle. Attenzione al Dortmund, che fino al 2024 ha una clausola di recompra fissata a 30 milioni, valore che, considerando la prospettiva di crescita del giocatore, da qui a tre anni potrebbe rappresentare una grossa occasione.