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Irrompe l'Al-Shabab, Inter e Roma tremano per Morata: 'Speriamo di chiudere presto'
Il primo giorno di lavoro insieme al resto del gruppo non sgombra le nubi che aleggiano sopra la testa di Alvaro Morata. L'attaccante spagnolo si è aggregato ieri ai suoi compagni dell'Atletico Madrid, svolgendo del lavoro leggero in palestra, mentre da oggi è a tutti gli effetti agli ordini di Diego Simeone, nonostante il suo futuro sia tuttora da scrivere e da qui al prossimo 1° settembre le possibilità che possa cambiare maglia restano molto alte. Inter, Juventus e Roma restano le ipotesi più caldeggiate dal classe '92, desideroso di fare ritorno in Italia dopo la doppia esperienza in bianconero (dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022), ma al contempo non può considerarsi sfumata la pista che conduce al campionato saudita.
MORATA, IL PUNTO DOPO L'INCONTRO CON L'INTER
EMPASSE - Una situazione di stallo, di paziente attesa, è quella che si è venuta a creare dopo che i rappresentanti di Morata hanno avuto modo negli ultimi giorni di riproporre il loro assistito ai club che in Serie A sono alla ricerca di un attaccante esperto, dal rendimento costante e capace di giocare bene con la squadra. L'ottimismo professato circa la possibilità di liberare il calciatore, sotto contratto con l'Atletico Madrid fino a giugno 2026, ad un prezzo decisamente più basso dei 20 milioni di euro della clausola si scontra con la resistenza opposta tuttora dai colchoneros. Un'intransigenza che nasce dai contatti in corso tra il club spagnolo e l'Al-Shabab, società dell'Arabia Saudita con disponibilità economica evidentemente superiore (per non dire illimitata), che anche nelle ultime ore ha rilanciato il proprio interesse per Morata.
LA ROMA RIFLETTE E TORNA SU SCAMACCA
IRROMPE L'AL-SHABAB - Alla rivista Arriyadiyah, ha parlato così il principe Abdulraman Bin Turki Bin Abdulaziz, dirigente dell'Al-Shabab: "Abbiamo presentato un'offerta per Morata e speriamo di poter chiudere presto la trattativa". Una presa di posizione piuttosto forte, che potrebbe cambiare i piani delle formazioni italiane sulle tracce dell'attaccante spagnolo, in particolare quelli di Inter e Roma, maggiormente bisognose di mettere a disposizione di Inzaghi e Mourinho un nuovo numero 9 in tempi rapidi, mentre la Juve rimane in posizione di attesa a causa dell'empasse sul fronte Vlahovic, la cui cessione al Paris Saint-Germain si rende necessaria per esigenze di bilancio. Quello dell'Al-Shabab non è comunque l'unico contatto avuto dall'Arabia Saudita con Morata, cercato nelle scorse settimane dall'Al-Hilal prima e poi dall'Al-Ettifaq, squadra guidata dall'ex leggenda del Liverpool Steven Gerrard. Ipotesi sulle quali il giocatore (che percepisce un ingaggio di 6,5 milioni di euro a stagione, ma che per la Serie A potrebbe scendere a 5, ndr) ha sin qui traccheggiato, ma la lentezza e l'incertezza con cui si stanno muovendo i club italiani - oltre alle prospettive di guadagno nettamente superiori nel nuovo El Dorado del calcio mondiale - rischiano di cambiare rapidamente lo scenario.
MORATA, IL PUNTO DOPO L'INCONTRO CON L'INTER
EMPASSE - Una situazione di stallo, di paziente attesa, è quella che si è venuta a creare dopo che i rappresentanti di Morata hanno avuto modo negli ultimi giorni di riproporre il loro assistito ai club che in Serie A sono alla ricerca di un attaccante esperto, dal rendimento costante e capace di giocare bene con la squadra. L'ottimismo professato circa la possibilità di liberare il calciatore, sotto contratto con l'Atletico Madrid fino a giugno 2026, ad un prezzo decisamente più basso dei 20 milioni di euro della clausola si scontra con la resistenza opposta tuttora dai colchoneros. Un'intransigenza che nasce dai contatti in corso tra il club spagnolo e l'Al-Shabab, società dell'Arabia Saudita con disponibilità economica evidentemente superiore (per non dire illimitata), che anche nelle ultime ore ha rilanciato il proprio interesse per Morata.
LA ROMA RIFLETTE E TORNA SU SCAMACCA
IRROMPE L'AL-SHABAB - Alla rivista Arriyadiyah, ha parlato così il principe Abdulraman Bin Turki Bin Abdulaziz, dirigente dell'Al-Shabab: "Abbiamo presentato un'offerta per Morata e speriamo di poter chiudere presto la trattativa". Una presa di posizione piuttosto forte, che potrebbe cambiare i piani delle formazioni italiane sulle tracce dell'attaccante spagnolo, in particolare quelli di Inter e Roma, maggiormente bisognose di mettere a disposizione di Inzaghi e Mourinho un nuovo numero 9 in tempi rapidi, mentre la Juve rimane in posizione di attesa a causa dell'empasse sul fronte Vlahovic, la cui cessione al Paris Saint-Germain si rende necessaria per esigenze di bilancio. Quello dell'Al-Shabab non è comunque l'unico contatto avuto dall'Arabia Saudita con Morata, cercato nelle scorse settimane dall'Al-Hilal prima e poi dall'Al-Ettifaq, squadra guidata dall'ex leggenda del Liverpool Steven Gerrard. Ipotesi sulle quali il giocatore (che percepisce un ingaggio di 6,5 milioni di euro a stagione, ma che per la Serie A potrebbe scendere a 5, ndr) ha sin qui traccheggiato, ma la lentezza e l'incertezza con cui si stanno muovendo i club italiani - oltre alle prospettive di guadagno nettamente superiori nel nuovo El Dorado del calcio mondiale - rischiano di cambiare rapidamente lo scenario.