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    Irlanda del Nord-Italia, le pagelle di CM: disastro Jorginho e Insigne, Chiesa almeno lotta

    Irlanda del Nord-Italia, le pagelle di CM: disastro Jorginho e Insigne, Chiesa almeno lotta

    • Federico Albrizio e Andrea Sereni
    Irlanda del Nord-Italia 0-0, le pagelle

    ITALIA
    Donnarumma 6: è attento fino alla fine, para bene su Saville. Quando esce malissimo e si fa saltare a metri dalla porta da Washington. Lo salva Bonucci.

    Di Lorenzo 6: all'inizio va vicino al gol, poi si blocca. Timido, troppo timido. Quando doveva mangiarsi la corsia destra.

    Bonucci 6: non ha molto lavoro da sbrigare. Bravo in un paio di imbeccate offensive. Nel finale si mette sulla linea e salva un gol.

    Acerbi 5,5: Washington gli sfugge e mette paura a Donnarumma. Per il resto ordinaria amministrazione.

    Emerson 5: soffre il dinamismo degli irlandesi, spinge poco. Unico acuto un mancino fuori di poco prima di lasciare il campo.

    (Dall’80’ Scamacca: s.v.)

    Barella 5: ha meno benzina del solito, ne risente in qualità. Poco presente nelle dinamiche di campo.
    (Dal 64’ Belotti 5: evanescente, Mancini prova a stimolarlo ma lui non reagisce. Fa il solletico ai difensori irlandesi).

    Jorginho 4,5: costruzione poco brillante, non ha guizzi e sembra quasi impaurito.

    (Dal 69’ Locatelli 5: sbaglia anche i passaggi più elementari)

    Tonali 5: dopo nove minuti si prende un giallo che lo condiziona. Mancini per non rischiare lo toglie all’intervallo.

    (Dal 46’ Cristante 5,5: non cambia l’inerzia della partita. Anzi, si fa fatica a vederlo in campo)

    Berardi 5: è in forma, ma troppo spesso sbaglia l’ultimo passaggio. Male anche le (poche) volte che calcia.

    Insigne 5: inizia anche benino, va un paio di volte al tiro. Ma da centravanti è fuori ruolo e dopo una mezz'ora cala. Poi crolla.

    (Dal 68’ Bernardeschi 5: tanti errori in poco tempo, un paio di angoli battuti male)

    Chiesa 6: un moto perpetuo, sbatte contro i difensori irlandesi ma almeno dà la sensazione di provarci e crederci più degli altri. Che poi pure lui alla fine il pallone per sbloccare la partita ce l'ha sul sinistro ma non trova la porta.

    All. Mancini 4,5: oltre ad alcuni cambi discutibili (perché Cristante e Bernardeschi se l’imperativo è segnare?), la squadra nella ripresa scende in campo senza spirito, spenta. Ci si aspettava di più da una partita così importante contro un avversario orgoglioso ma alla portata. Le assenze non possono essere una attenuante.

    (Andrea Sereni)


    IRLANDA DEL NORD

    Peacock-Farrell 6,5: tecnica di parata rivedibile, ma sventa senza fatica i pochi pericoli dalle sue parti.

    Cathcart 7: fa piccole cose poco appariscenti, ma le fa tutte giuste.

    Flanagan 7: stritola Insigne e non perde efficacia contro Belotti, prezioso anche nel seguire i tagli veloci di Chiesa.

    J. Evans 7: si veda il compagno di reparto sopra di lui, mai in affanno.

    Lewis 6: della difesa è quello che va maggiormente in difficoltà, soprattutto nella prima frazione perde soffre terribilmente le discese di Di Lorenzo.

    S. Davis 7: mette ordine e detta i tempi delle uscite nel pressing. Potrebbe essere l'ultima partita con la maglia dell'Irlanda del Nord, sarebbe una chiusura da applausi.

    Dallas 6,5: partita di sacrificio, nel finale ha una buona occasione da fuori area ma è poco lucido al momento della conclusione.

    McCann 7: lotta, sgomita, sporca tutti i possessi dell'Italia e annulla Barella.

    Saville 6: si vede poco ma è sua l'occasione più pericolosa dei padroni di casa, una conclusione che impegna Donnarumma (dal 72' C. Evans 6: entra e prosegue sullo spartito).

    Whyte 6,5: il migliore dei suoi nel primo tempo, propone qualche tentativo di sortita offensiva. Poi si adegua alla partita difensiva (dal 72' Washington 5,5: sfrutta la freschezza per farsi vedere anche davanti, ma si divora l'occasione del gol beffa nel finale).

    Magennis 5,5: tanto lavoro sporco e poco altro.

    Ct Baraclough 7: se l'Irlanda del Nord chiude il girone di qualificazione ai Mondiali senza subire un gol in casa non è una coincidenza. La squadra è solida, compatta e dimostra abnegazione in tutti i 90', pur rinunciando inevitabilmente alla fase offensiva.

    (Federico Albrizio)

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