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    Inzaghi: 'Scudetto? Non si parlava di Inter dopo le cessioni di Hakimi e Lukaku. Crediamo nel nostro lavoro'

    Inzaghi: 'Scudetto? Non si parlava di Inter dopo le cessioni di Hakimi e Lukaku. Crediamo nel nostro lavoro'

    A margine della sfida contro la Fiorentina, il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, ha parlato ai microfoni di Dazn.

    Al di là di quello che lei sta dando all’Inter, possiamo dire che l’Inter sta portando a lei mentalità vincente?
    “Sono arrivato in un gruppo vincente e per fortuna qualcosa avevo vinto anche io. Ci siamo trovati e stiamo crescendo. Per 30 minuti abbiamo sofferto il ritmo della Fiorentina, poi nel secondo tempo abbiamo dimostrato di essere in partita e abbiamo fatto tre gol su un campo non semplice”

    Quest’anno avete già segnato sei gol di testa.
    “Abbiamo ottimi colpitori e Brozovic, Calhanoglu e Dimarco che calciano bene da fermo. Dobbiamo sfruttare queste caratteristiche nel migliore dei modi. Sono molto soddisfatto della reazione dei miei, quando vai sotto su un campo del genere non è facile, ma la squadra non ha perso l’unità e a fine primo tempo abbiamo parlato con toni discreti”

    Stava sostituendo Darmian e Dzeko e hanno segnato entrambi
    “Dzeko sì, con Darmian stavamo pensando bene con lo staff. Ho la fortuna di avere una rosa molto competitiva, anche Sanchez che è tornato da 10 giorni sta lavorando molto bene. Poi ho messo Perisic punta, non giocava da tempo in quel ruolo, e ha fatto gol. A volte noi allenatori dobbiamo seguire il momento”.

    Cosa ha detto ai ragazzi a fine primo tempo?
    “Stavamo sbagliando troppo tecnicamente, abbiamo commesso troppi errori. Gli ho detto di continuare perché la Fiorentina non avrebbe potuto tenere a lungo quel ritmo. Siamo entrati nel migliore dei modi e segnato tre gol”

    Sarà difficile scucirvi quello scudetto dal petto.
    “Dopo quello che è successo in estate, dobbiamo continuare. La società ha perso tre pezzi fondamentali che sono Lukaku, Hakimi ed Eriksen, ma non ci siamo abbattuti e sono arrivati calciatori importanti e funzionali. Ma questa estate dopo le partenze si parlava un po’ meno dell’Inter, anche se noi siamo sempre stati convinti del nostro lavoro. I calciatori li abbiamo scelti insieme alla società, adesso dobbiamo lavorare giorno per giorno e guardare partita dopo partita. Adesso arriva l’Atalanta e dobbiamo prepararci nel migliore dei modi”.

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