Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Inzaghi, questa è la tua Inter più forte

    Inzaghi, questa è la tua Inter più forte

    • Pasquale Guarro
    C’era una volta l’Inter che si scioglieva alle prime difficoltà, che cadeva vittima del nervosismo di fronte a qualche inceppo dell’oliato meccanismo, minato talvolta dalle contromisure delle squadre avversarie, talvolta da una banale giornata no. È capitato in diverse occasioni che la smania da gol e da gioco prendesse il sopravvento e che la squadra perdesse le misure tra i reparti scoprendo il fianco al nemico, meno forte ma più furbo. Un difetto di fabbrica che faceva retrocedere l’Inter negli scaffali delle cose belle ma migliorabili, una lacuna che marcava una soglia di maturità non ancora raggiunta dagli uomini di Inzaghi, incapaci nel battezzare le singole difficoltà che ogni partita può portare in dote, proponendosi ogni volta uguali a se stessi, nel bene e nel male. Quell’Inter, acerba e avventata, è finalmente cresciuta, diventata grande. A Salisburgo è arrivata la conferma, nei primi 45’ di gioco gli uomini di Inzaghi hanno faticato a sviluppare le solite trame di gioco, i tre di centrocampo partiti dal primo minuto (Frattesi, Calhanoglu e Mkhitaryan) sono risultati tutti insufficienti ma nella tormenta i nerazzurri si sono compattati, si sono abbassati, hanno chiuso gli spazi e resistito fino al termine della prima frazione di gioco. Rientrati dagli spogliatoi, anche con l’aiuto di qualche cambio, l’Inter è via via cresciuta fino a recuperare le solite sicurezze.

    L’INTER PIÙ FORTE - “Questo inizio di stagione è il migliore dei miei 3 anni all’Inter, ma siamo all’inizio e dobbiamo continuare su questa strada, sapendo che sarà necessario soffrire insieme anche più avanti”. Simone Inzaghi non ha alcun dubbio, quella attuale è la sua Inter più forte e ad oggi questa è una tesi inconfutabile. Anche grazie a una base di titolari che continua ad allargarsi, visto che Inzaghi inizia a fidarsi anche dei più giovani. Prova ne sia la titolarità di Bisseck a Salisburgo e gli ingressi sempre più convincenti di Asllani a partita in corso. Mai prima d’ora c’era stato un feeling così marcato tra tecnico e squadra, intesa migliorata anche grazie all’inserimento in gruppo di elementi positivi come Thuram, Frattesi e Carlos Augusto, oltre che dall’allontanamento di qualche profilo che all’interno di quello spogliatoio iniziava ad essere un po’ troppo ingombrante. È così che l’Inter sta guadagnando terreno importante anche sotto il punto di vista della mentalità, e in campo si nota… È ancora presto per dire dove potrà arrivare questa squadra, ma intanto un obbiettivo è ormai lì alla portata: con il passaggio agli ottavi di Champions, l’Inter si è guadagnata l’accesso al Mondiale per Club del 2025, una qualificazione che porterà nelle casse del club oltre 50 milioni di euro di ricavi. Un obiettivo raggiunto anche grazie al grande lavoro di Inzaghi, che a questa squadra ha restituito credibilità europea, ereditandola tre anni fa con tutt’altro status. Il lavoro del tecnico nerazzurro è un crescendo, l’Inter sembra ormai giunta a maturità. Non c’è dubbio: questa squadra è la più forte mai allenata da Inzaghi in questi suoi tre anni trascorsi ad Appiano Gentile. 

    Altre Notizie