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Inzaghi: 'Non avevamo i giocatori per giocare da Milan, ci sono rimasto male. Ronaldo? Difficile accettare la fine'
SU RONALDO - "Io dico sempre che per noi è dura smettere, accettare, come è successo per ognuno di noi, la fine. Non sai mai cosa ti aspetta dopo e sai che quello che stai facendo ti dà delle emozioni difficilmente ripercorribili. Non so cosa passa per la sua testa, non è facile la sua gestione per un allenatore. A me per fortuna mi hanno fatto smettere, sarei andato avanti a 39 anni, ma certi giocatori meritano di finire a dei grandissimi livelli".
SU SIMONE - "Simone ha sicuramente tante più tensioni di me. Allenare quelle squadre, e l'ho passato sulla mia pelle, non è semplice perché a volte quando perdi, se non ha tanta forza dentro di te, ti sembra come se non capisci niente, ti danno tutti addosso, con i social poi. Quello che ci salva poi è il lavoro, la passione. I nostri genitori ci hanno fatti studiare, ci hanno dato ottimi insegnamenti. Siamo una coppia affiata e cresciuta con amore. Oggi c’erano a vederci sia lui che Marotta, giocheremo anche un’amichevole contro i nerazzurri."