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Inzaghi: 'Negli ultimi tempi al Milan non è andata bene a nessuno, l'esperienza in panchina mi è servita'
Filippo Inzaghi, ex rossonero e attuale tecnico del Venezia, ha rilasciato una lunga intervista alla rivista "Undici", dove ha ripercorso anche tappe del suo passato da allenatore del Milan: "Tra il ritiro da calciatore nel 2012 a 38 anni e la prima esperienza da allenatore negli allievi del Milan sono passate pochissime settimane. Questo mondo è la mia vita, sapevo che dovevo rimanerci. Il Milan e mi aveva dato la possibilità di allenare gli allievi, è partito tutto da lì. Diciamo che mio fratello Simone è stato molto importante in questa scelta perché allenava già da tre anni le giovanili della Lazio e lo vedevo molto felice gratificato dalle emozioni che li trasmettevano i ragazzi. Perciò mi sono detto perché non ci provo anche io?. Dalla stagione da allenatore al Milan a oggi è cambiato qualcosa? Non è cambiato niente, vado avanti per la mia strada, con le mie convinzioni. Chiaro che un allenatore impara ogni giorno, io imparerò anche quando avrò 60, 70 anni. Quando avverto grande fiducia nelle mie qualità, di solito i risultati arrivano. Al Milan mancava questa fiducia? No, c'era. Il Milan mi ha dato una grande possibilità quella di allenare a 40 anni la squadra dove ho vinto tutto. Non è andata bene, ma di questi tempi al Milan non è andata bene a nessuno. Quella stagione non ha intaccato le mie convinzioni, anzi, devo dire che le ha rafforzate. Tutto quello che è successo mi è servito. Sbagliato mandarla via dopo un solo anno? Non lo so, magari avrei continuato a fare male. Forse è stato meglio così, non lo so. Sinceramente non mi pongo questo problema. Io vado avanti per la mia strada e basta"