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Tensione Inzaghi-Lotito, tre problemi da risolvere: che differenza con Gattuso! Il punto sui rinnovi
UNITI - Gattuso è del tutto compenetrato nella realtà Napoli. Gode della stima del presidente De Laurentiis, che lo ha scelto contro il parere di molti per succedere ad Ancelotti. I risultati, però, gli hanno dato ragione. La vittoria in Coppa Italia è la ciliegina sulla torta, un sigillo su un percorso molto positivo. La squadra si è compattata con il tecnico dopo le tensioni del periodo ancelottiano, e ora lotta di nuovo per obiettivi importanti. De Laurentiis lo sa, e per questo ha deciso di rinnovare il contratto di Gattuso, attualmente in scadenza a giugno 2021. Il tecnico presto firmerà un prolungamento di 2 anni, a 2 milioni di euro a stagione, con bonus garantiti in base ai piazzamenti in Europa e in campionato. Insomma, una storia che procede a gonfie vele.
TENSIONE LAZIO - Non si può dire la stessa cosa di Simone Inzaghi. Ieri l’allenatore ha parlato con il presidente Lotito, con cui la tensione cresce di giorno in giorno. “Si aspettava di più dalle partite con Verona e Benevento - ha detto Inzaghi ieri - . Normale che sia deluso. Ma non c’è alcun problema tra noi. Il nostro è un rapporto che va oltre il calcio, ci conosciamo da quasi 17 anni”. Poi, sul rinnovo: “Non è vero che dipenda dal mercato di gennaio”. Una verità parziale.
TRE NODI DA SCIOGLIERE - Secondo quanto appreso da calciomercato.com, infatti, la chiacchierata di ieri non ha rasserenato un clima difficile. Non si è parlato del rinnovo (almeno ieri), trattativa che comunque resta difficile. Tre i nodi: sulla durata del nuovo accordo, sullo stipendio e sui programmi. Inzaghi vorrebbe una Lazio ambiziosa, che possa lottare sempre per le posizioni di vertice. Un’idea condivisa da Lotito, seppur le modalità restino divergenti. Insomma, c’è ancora tanto da discutere. Possibile un nuovo incontro durante la sosta natalizia. Col sorriso, se con il Napoli di Gattuso dovesse arrivare un risultato positivo.