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Inzaghi, lezione da Sottil: la mossa anti-giallo non basta, l'aggressività dell'Udinese mette in crisi l'Inter
AVVIO FRIULANO - Eppure in 5 minuti il risultato era svoltato dalla parte dell’Inter, ma il gioco è rimasto quasi sempre nei piedi dell’Udinese. Al primo attacco i friulani sono andati a un passo dall’1-0 con un tiro uscito niente di Lovric in fondo a un’azione molto bella rifinita da Deulofeu, il giocatore che ha messo in crisi l’apparato difensivo di Inzaghi iniziando subito a imperversare. Era il 2'. Dopo tre minuti, una fantastica punizione di Barella (fallo di Perez su Darmian) ha portato l’Inter in vantaggio. In pratica la partita è cominciata così, ad handicap per l’Udinese che l’ha presa in mano e finché non è arrivata a un meritato pareggio non l’ha più mollata. Con personalità, aggressività, idee, intensità e velocità, la squadra di Sottil ha fatto capire perché si trova così avanti in classifica. L’Udinese arrivava prima su tutte le seconde palle e vinceva tutti i duelli diretti sparsi in un campo che i due allenatori avevano disegnato con lo stesso modulo, il 3-5-2. Tanto per far capire quanto l’Inter fosse in difficoltà di fronte alla riaggressione friulana basta ricordare che Dumfries, controllato da Udogie, si è fatto vedere nella metà campo avversaria solo dopo 20' e mai con la solita pericolosità.
INZAGHI ANTI-GIALLO - Brozovic non riusciva a far girare la manovra anche per il controllo che Deulofeu e Beto si passavano con efficacia; Barella non superava mai Makengo; Mkhitaryan era in difficoltà davanti a Bastoni per l’intraprendenza di Pereyra. Ecco, anche questa è stata una chiave della gara. L’armeno è stato ammonito dopo 21' per un fallo su Pereyra, a Bastoni era stato mostrato il giallo da Valeri per una trattenuta sullo stesso argentino qualche minuto prima, così alla mezz’ora, dopo aver incassato il gol del pareggio, Inzaghi ha tolto tutt’e due gli ammoniti per far entrare Dimarco in difesa e Gagliardini in mezzo. Doppia sostituzione dopo mezz’ora di partita per due gialli: probabilmente è un record anche per la casistica anti-ammoniti di Inzaghi. Non gli è sembrato di esagerare?
IL PAREGGIO - Si giocava nella metà campo dell’Inter, bene l’Udinese, in
affanno i nerazzurri. Un fallo di Darmian su Becao si è trasformato in una
punizione velenosa di Pereyra che è andata a sbattere su Skriniar e poi in rete. Solo a quel punto la gara si è un po’ equilibrata, anche se i padroni di casa avevano sempre una certa prevalenza, soprattutto fisica e tattica: erano sempre nei posti giusti. Tranne in un caso, quando Bastoni ha fatto partire una sassata di sinistro su cui si è esibito Silvestri, non a caso sponsorizzato da Sottil per la Nazionale. Piazzato quel colpo, Bastoni è stato richiamato in panchina insieme a Mkhitaryan che, passando davanti al suo allenatore, aveva una faccia lunga così.
POI CONTROPIEDE - La partita è cambiata nella ripresa, quando l’Inter ha
cercato di vincerla a tutti i costi. Ma l’ha fatto più con spocchia che con rabbia. Ha preso ad attaccare soprattutto Dumfries, con Udogie sulle gambe. Dopo un quarto d’ora però l’Udinese ha fatto capire ai suoi stonati avversari che era per meglio per loro non esagerare, perché gli spazi erano enormi e sono diventati territorio friulano. In contropiede, Lovric ha fallito il 2-1 dopo un regalo di Brozovic (che aveva già sbagliato tanto nel primo tempo, è un giocatore stremato, ma Asllani cosa l’hanno comprato a fare? Riposerà contro la Roma, alla ripresa del campionato, per squalifica), al 27' il palo pieno di Deulofeu e a raffica due tiri-gol ribattuti quasi sulla linea da Skriniar e D’Ambrosio. L’Inter ha barcollato, non ci ha capito più nulla. L’Udinese aveva ancora energie e tanti, tanti spazi da sfruttare. Al 34' Inzaghi ha fatto una mossa che si può spiegare solo in un caso: Acerbi stava male, altrimenti è una mossa scriteriata. Così, dopo averlo preferito come titolare a De Vrij, ha messo l’olandese che nella stessa azione ha combinato due grossi guai. Prima ha regalato l’angolo che, calciato alla perfezione da Deulofeu, è diventato l’assist del 2-1 per la zuccata di Samardzic, che a sua volta si era liberato proprio di De Vrij. Sottil ha inserito Arslan che in pieno recupero ha chiuso la partita, ancora su cross-assist di Deulofeu. Inzaghi aveva messo De Vrij, il suo collega Sottil aveva inserito prima Samardzic e poi Arslan. Quando si dice che gli allenatori non contano...
IL TABELLINO
Udinese-Inter 3-1 (primo tempo 1-1)
Marcatori: 5' Barella (I), 22' aut Skriniar (I), 40' st Bijol (U), 45'+2 st Arslan
Udinese (3-5-2): Silvestri; Perez, Becao, Bijol; Pereyra (23' st Ehizubue), Lovric (34' st Arslan), Walace, Makengo (16' st Samardzic), Udogie (34' st Ebosse); Deulofeu, Beto (23' st Success). A disp.: Padelli, Piana, Ebosele, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Nestorovski, Guessand, Pafundi. All.: Sottil
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Acerbi (34' st De Vrij), Bastoni (30' Dimarco); Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan (30' Gagliardini), Darmian (22' st D'Ambrosio); Dzeko (22' st Correa), Lautaro Martinez. A disp.: Cordaz, Onana, Gosens, Bellanova, Asllani, Carboni, Zanotti. All.: S. Inzaghi
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Bastoni, Mkhitaryan, Darmian, Brozovic (I), Pereyra, Becao, Udogie (U)