Calciomercato.com

  • Getty Images
    VIDEO Inzaghi ha la febbre, parla Tassotti: 'A gennaio si è sottovalutato qualche avversario. Juve? La gara più difficile'

    VIDEO Inzaghi ha la febbre, parla Tassotti: 'A gennaio si è sottovalutato qualche avversario. Juve? La gara più difficile'

    Assente Filippo Inzaghi per influenza, in conferenza stampa in casa Milan, alla vigilia del match con la Juventus, parla il vice Mauro Tassotti. Di seguito il suo intervento, così come riportato da Milannews.it.

    NUOVI ACQUISTI - "Li ho visti bene, si sono integrati subito. Hanno quasi sempre giocato nella difesa a quattro. Credo che sia Antonelli sia Paletta potranno essere scelti per giocare domani".

    BONAVENTURA - "Il dubbio non è sulla posizione. Se giocherà, giocherà nei tre d'attacco. L'importante è che non abbia timore e che stia bene".

    BALLOTTAGGIO HONDA-CERCI - "E' una delle cose alle quali stiamo pensando. Honda ti da un equilibrio maggiore mentre l'altro ti può spaccare la partita con le sue qualità. Honda? Sta meglio rispetto a quando è tornato dalla Coppa d'Asia. Non ha avuto molto bisogno di rimettersi a posto e credo che sia pronto per giocare domani".

    DIFFERENZA ATTUALE FRA JUVE E MILAN - "Sappiamo che nel calcio ci sono dei cicli. Li hanno vissuti anche loro prima di tornare a vincere. Noi vogliamo riportare la squadra dove il Milan è sempre stato, lottare per lo scudetto o per le posizioni di vertice. E' basilare per il Milan".

    SULLA GARA CON LA JUVE - "Non è mai stato semplice, nemmeno per le squadre di Sacchi e Capello. Noi siamo pronti per battagliare con la Juve. Ci piacerebbe giocare tutte le partite attaccando sempre. Anche domani vorremmo fare una partita aggressiva ma ci sono anche gli avversari. Le partite sono un po' come un braccio di ferro. La partita di domani è quella più difficile che ci potesse capitare in questo momento. Un pareggio sarebbe un buon risultato. Per partire da uno step superiore, dobbiamo passare da buone prestazioni anche in partite come queste".

    SU ALLEGRI E LA JUVE - "Sono una squadra che fa tantissimi punti, che prende pochi gol. Credo sia una delle migliori difese d'Europa, E' difficile giocare allo Stadium. Allegri ha portato la squadra a giocare con il 4-3-1-2 con pazienza. Possono passare da un modulo all'altro con facilità. La sua bravura è stata quella di non entrare a piedi uniti in un meccanismo che funzionava a meraviglia".

    SUL GENNAIO DA DIMENTICARE - "Abbiamo finito bene il 2014. Poi abbiamo iniziato male il 2015. Potremmo aver sottovalutato qualche squadra e non siamo in grado di farlo. Non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno, abbiamo perso delle sfide e sono nate delle incertezze che ci siamo portati dietro fino al Parma, che abbiamo giocato senza 10-11 infortunati, molti dei quali titolari. Era importante fare i tre punti, ci siamo riusciti. Adesso vorremmo tornare a crescere e a giocare un buon calcio. I risultati con Napoli e Roma sono gli esempi di partite che vorremmo vedere".

    SULLA POSSIBILITA' DI DIVENTARE PRIMO ALLENATORE - "Ho avuto delle occasioni, ho fatto la scelta di rimanere a Milano e non mi lamento".

    GLI INFORTUNATI - "Ci sono stati molti problemi traumatici, abbiamo ancora dei giocatori che girano con i tutori come Zapata ed El Shaarawy. E' difficile lavorare quando perdi dei giocatori per lungo tempo. De Sciglio non lo abbiamo quasi mai avuto, El Shaa ha avuto un nuovo infortunio importante. E' chiaro che, in questo periodo negativo, ci abbiamo messo del nostro ma anche gli infortuni hanno influito. Domenica ha giocato Zaccardo che non giocava una partita intera dalla tournée americana ed è stato il giocatore più importante della partita, insieme a Menez".

    LA STAGIONE - "Non si può pensare di ripartire sempre da zero, l'anno prossimo dobbiamo ripartire da uno step più alto rispetto a quest'anno".

    Get Adobe Flash player

    Altre Notizie