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Inzaghi guarda già alla Roma: il mini turn-over non tocca Calhanoglu, l'Inter aspetta lo squillo di Correa
L'Inter di Simone Inzaghi vuole continuare a correre e contro lo Spezia del grande ex Thiago Motta mette nel mirino la terza vittoria di fila e il settimo risultato utile per aumentare la pressione su Milan e Napoli. Il tecnico piacentino è orientato ad approfittare del turno infrasettimanale per concedere un po' di riposo ai calciatori più "spremuti" dal recente tour de force, anche perché i nerazzurri sono chiamati a gestire le forze in vista della successiva e delicata trasferta di Roma e al match di Madrid contro il Real che può consegnare persino il primato nel girone di Champions League. Tra rinunce forzate e turn-over, sarà dunque piuttosto rivisitata quella di domani sera.
LE SCELTE - Inzaghi non recupera De Vrij (che vuole far di tutto per rientrare all'Olimpico) e Ranocchia per la difesa e la scelta per il centrale con compiti di impostazioni dovrebbe ricadere su Bastoni, affiancato da Skriniar e Dimarco, preferiti a un D'Ambrosio che scalpita in panchina. Con questo tipo di assetto per il reparto arretrato, Perisic verrebbe chiamato agli straordinari considerando anche l'indisponibilità sul lato opposto di Darmian. Una circostanza che offre un'occasione molto importante a Dumfries per impressionare il suo allenatore e recuperare qualche posizione nelle gerarchie, soprattutto in vista dei prossimi delicati impegni. La turnazione non dovrebbe risparmiare nemmeno la zona centrale del campo, dove sarà confermato un Calhanoglu in grande spolvero e con lui Brozovic, mentre a riposare potrebbe essere Barella, col rilancio di Vidal dal primo minuto.
L'OCCASIONE DEL TUCU - Le ultime ore saranno importanti anche per sciogliere gli ultimi dubbi relativi alla composizione dell'attacco, un reparto che sta viaggiando a gonfie vele con i suoi 34 gol realizzati e che nelle ultime uscite è stato fatto ruotare abbastanza da Inzaghi per cercare di avere i suoi calciatori nelle migliori condizioni possibili. A Venezia era toccato a Dzeko e Correa, con Lautaro Martinez subentrato dalla panchina per siglare il rigore del definitivo 2-0, mentre stavolta potrebbe essere il turno del centravanti bosniaco osservare un turno di stop. Altra occasione per il Tucu di tornare a brillare e soprattutto ritrovare la via del gol dopo la doppietta decisiva contro l'Udinese del 31 ottobre scorso. Cambiano i fattori e l'Inter si augura che non cambi nemmeno il prodotto: Milan e Napoli sono avvisate.
LE SCELTE - Inzaghi non recupera De Vrij (che vuole far di tutto per rientrare all'Olimpico) e Ranocchia per la difesa e la scelta per il centrale con compiti di impostazioni dovrebbe ricadere su Bastoni, affiancato da Skriniar e Dimarco, preferiti a un D'Ambrosio che scalpita in panchina. Con questo tipo di assetto per il reparto arretrato, Perisic verrebbe chiamato agli straordinari considerando anche l'indisponibilità sul lato opposto di Darmian. Una circostanza che offre un'occasione molto importante a Dumfries per impressionare il suo allenatore e recuperare qualche posizione nelle gerarchie, soprattutto in vista dei prossimi delicati impegni. La turnazione non dovrebbe risparmiare nemmeno la zona centrale del campo, dove sarà confermato un Calhanoglu in grande spolvero e con lui Brozovic, mentre a riposare potrebbe essere Barella, col rilancio di Vidal dal primo minuto.
L'OCCASIONE DEL TUCU - Le ultime ore saranno importanti anche per sciogliere gli ultimi dubbi relativi alla composizione dell'attacco, un reparto che sta viaggiando a gonfie vele con i suoi 34 gol realizzati e che nelle ultime uscite è stato fatto ruotare abbastanza da Inzaghi per cercare di avere i suoi calciatori nelle migliori condizioni possibili. A Venezia era toccato a Dzeko e Correa, con Lautaro Martinez subentrato dalla panchina per siglare il rigore del definitivo 2-0, mentre stavolta potrebbe essere il turno del centravanti bosniaco osservare un turno di stop. Altra occasione per il Tucu di tornare a brillare e soprattutto ritrovare la via del gol dopo la doppietta decisiva contro l'Udinese del 31 ottobre scorso. Cambiano i fattori e l'Inter si augura che non cambi nemmeno il prodotto: Milan e Napoli sono avvisate.