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    Inzaghi e i finali a rilento: per lo scudetto, Simone deve battere prima se stesso

    Inzaghi e i finali a rilento: per lo scudetto, Simone deve battere prima se stesso

    L’entusiasmo del Milan, la voglia di stupire del Napoli. E un’Inter alla ricerca di nuove certezze dopo un ultimo periodo poco fortunato, in netta flessione. Per spuntarla nella corsa scudetto, i nerazzurri hanno bisogno del cambio di ritmo. A cominciare dalla sfida dello Stadium di domenica sera contro i bianconeri. Un crocevia anche per il tecnico Simone Inzaghi, abituato a faticare nel finale di stagione.  

    FINALI A RILENTO - Otto giornate alla fine del campionato. Otto giornate a disposizione dell’Inter per la rimonta che potrebbe voler dire seconda stella sul petto. Cosa dice la storia di Inzaghi? Non tenendo in considerazione la prima stagione sulla panchina della Lazio, con il subentro a Stefano Pioli - oggi suo avversario - ad aprile 2016, il tecnico piacentino ha già da oggi una certezza. Un obbligo. Dover migliorare sé stesso per agguantare il tricolore. Il miglior finale di stagione di Inzaghi risale alla stagione 2017-18:15 punti (4 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta). Con un bottino del genere, l’Inter (senza considerare il recupero con il Bologna) arriverebbe a quota 75 punti. Troppo pochi per il titolo. 

    LE ALTRE STAGIONI - Inzaghi ha sempre chiuso le ultime otto partite in flessione, con dieci punti. Sfida al ribasso? Di certo, la frenata dell’Inter è iniziata da un pezzo: solo una sola vittoria nelle ultime sette giornate (contro la Salernitana ultima in classifica) e dieci punti persi dal Milan. Altro particolare? Nel 2022, l’Inter non ha mai vinto in trasferta in campionato. L’occasione di Torino è lì, a portata di mano. Non centrare il bottino pieno contro i bianconeri, potrebbe essere un duro colpo alle ambizioni scudetto dei nerazzurri.

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