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    Ogbonna a CM: 'Higuain è un affare per la Juve. Ventura come Conte'

    Ogbonna a CM: 'Higuain è un affare per la Juve. Ventura come Conte'

    • Steve Mitchell
    L’inizio di carriera passato in Italia, tra Torino, Juventus e Crotone prima del passaggio, un anno fa, al West Ham. Il nostro inviato Steve Mitchell è andato a trovare Angelo Ogbonna nella sua casa di Londra, intervistandolo in esclusiva per sapere tutto sulla sua esperienza in Premier e non solo.

    LA VITA IN PREMIER -  “Sono felice di essere qui perché penso che qui si giochi il miglior calcio al mondo. Ecco perché i migliori allenatori vogliono venirci. Credetemi, giocare a questi livelli non è per niente facile, ma, allo stesso tempo, è molto stimolante. Ho ancora due anni di contratto e voglio continuare la mia avventura qua".
     
    PARAGONE CON LA SERIE A -  “L’aspetto fisico è fondamentale in Premier. Sono rimasto sorpreso nonostante conoscessi molto bene questo campionato. Qui è tutto più veloce e devi fare ancor più affidamento sui tuoi compagni perché da solo non puoi coprire tutte le zone del campo. E’ tutto ‘box-to-box’ e i tifosi spingono sempre per mandarti avanti con la palla.”

    ESPERIENZA ALL’ESTERO -  “Sono sempre stato ambizioso e l’Inghilterra è sempre stata la mia scelta in caso di addio all’Italia. Sono fortunato ad aver avuto quest’opportunità. Voglio rimanere qui il più a lungo possibile.”

    I SUOI MODELLI -  “Ce ne sono molti: Maldini, Nesta e Thuram ad esempio. Difficile sceglierne uno.”

    GLI INIZI AL TORINO -  “Inizialmente è stata dura. Ero giovane e dovetti spostarmi dal sud, dove vivevo, a Torino. Stare lontano dai genitori e da casa a quell’età fu un grande cambiamento, ma giocare a calcio era il mio sogno e quello era ciò che dovevo fare per far si che si avverasse.”

    CHI HA PIÙ INFLUENZA SU DI LUI -  “Ho avuto grandi allenatori, da Zaccheroni a Ventura fino ad arrivare a Conte, ma la persona più per me è stata ed è mia madre. Mi ha sempre sostenuto e dato la sicurezza che adesso ho. E’ praticamente il mio mentore.”

    GLI ALLENATORI -  “Ogni allenatore ti dà qualcosa di diverso. Bilic sa leggere bene ogni situazione, è molto preparato. Conte mi ha insegnato a essere un calciatore, Zaccheroni mi ha cresciuto e De Biasi mi ha dato la mia opportunità.”

    VENTURA IN NAZIONALE -  “E’ molto simile a Conte. Un pò più tranquillo, ma ha lo stesso credo di gioco. Ventura ha cambiato qualche meccanismo e adesso può continuare sulla strada tracciata da Conte.”
     
    IL TRASFERIMENTO ALLA JUVE - “Onestamente, non è stata una scelta difficile. Capisco che i tifosi del Torino non siano stati felici, ma non ho mai promesso che sarei rimasto al Torino per sempre. Sarò per sempre grato al club per avermi dato l’opportunità di giocare, ma sono un giocatore ambizioso che vuole sempre migliorare. Non ho rancore nei confronti dei tifosi del Torino.”
     
    TORINO CONTRO LONDRA -  “Come atmosfera sono simili. Puoi andare al parco o in un ristorante senza che nessuno ti disturbi. Vivevo una vita normale a Torino ed è lo stesso che faccio qui a Londra.”
     
    NUOVO STADIO DEL WEST HAM - “Quando ci spostammo allo Juventus Stadium, mi sentivo come adesso. Anche se il vecchio stadio ad Upton Park era intimidatorio per gli avversari, giocare di fronte a 50 persone ogni domenica è splendido. I nostri tifosi sono sempre stati il nostro dodicesimo uomo e lo saranno anche nel nuovo stadio.”
     
    L’INIZIO DI STAGIONE -  “Non credo sia molto diverso dall’inizio dello scorso nonostante alcuni risultati negativi. Dobbiamo rimanere uniti e non andare nel panico. Non c’è negatività nel gruppo, se reagiremo da squadra le cose miglioreranno.”
     
    PAYET - “E’ un giocatore incredibile e ha dimostrato cosa è capace di fare anche nelle grandi occasioni. Tutti si chiedevano se avesse potuto replicare grandi prestazioni anche in nazionale e guardate cosa ha fatto con la Francia a Euro 2016. Nel mio primo allenamento qui pensai: ‘wow, questo è un giocatore vero!’. L’ambiente qui è perfetto per lui e per me può ancora migliorare.”
     
    SULLA SERIE A -  “La Juventus è davanti a tutti. La mentalità vincente nel club è incredibile. La percepisci appena arrivi. Non è un fatto di giocatori, è un fatto di società. Vinceranno sicuramente lo scudetto. E’ un peccato vedere ancora stadi vuoti. Il problema deriva anche dalla copertura delle partite. In Italia puoi vederle tutte con ogni abbonamento, penso che in Inghilterra le persone siano più incoraggiate ad andare allo stadio.”
     
    LA JUVE E LA CHAMPIONS -  “La Champions non è il campionato. Devi vincere più partite possibili nel girone e puoi vincere il trofeo solo vincendo il 60% delle partite che giochi. La Juve ha buone possibilità di farcela. Devono rimanere concentrati, gli auguro il meglio.”
     
    HIGUAIN - "Sovrappeso o no, lui segna sempre. Fisicamente non mi pare troppo diverso dalla scorsa stagione, ma nessuno ne parlava. E’ stato un grande affare per la Juve, basta guardare al record dello scorso anno.”

    HART -  “Gli auguro il meglio a Torino. Non conosco la sua situazione nello specific, quindi non mi voglio addentrare molto. Di sicuro si divertirà in Italia, ma non so dire se migliorerà, non sono un portiere!”
     
    EURO 2016 -  “Se avessimo battuto la Germania avremmo vinto il torneo, ne sono certo. Eravamo estremamente amareggiati. Nessuno voleva incontrarci, posso garantirtelo, è stata la più grande delusione della mia carriera fin’ora.”
     
    SU QUEL TWEET -  “Twitto spesso i risultati della squadra, che si vinca o che si perda. Pensavo ci fosse libertà di opinione. I risultati non sono buoni ultimamente, ma penso che le persone vedano cose che non esistono. Possono pensare quello che vogliono, non ho fatto niente di sbagliato.”
     

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