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  • Interspac, Cottarelli sicuro: 'Da Zhang sono arrivati 4 no. O cambia idea o cambia la proprietà dell'Inter'

    Interspac, Cottarelli sicuro: 'Da Zhang sono arrivati 4 no. O cambia idea o cambia la proprietà dell'Inter'

    Carlo Cottarelli, economista e fondatore di InterSpac, in un'intervista a Tuttosport ha parlato della possibilità che l'azionariato popolare entri nel club nerazzurro: "Per il momento l’attuale proprietà dell’Inter non sembra interessata a una collaborazione con l’azionariato popolare. Quindi quello che può succedere è che o cambino idea, o che cambi la proprietà. Diciamo che dipende dalla situazione finanziaria, non tanto del club, ma di quello che sta a monte. Aspettiamo di vedere cosa accadrà".

    Voi avete mai ricevuto una risposta definitiva da Zhang sul progetto InterSpac?
    "Sì, quattro risposte negative. Ci sono stati quattro tentativi distribuiti negli ultimi tre anni, uno addirittura precedente al sondaggio che avevamo lanciato. Ci era stato detto che la proprietà aveva altre idee, il che ovviamente è del tutto legittimo".

    Come potrebbe InterSpac essere utile per abbattere il debito del club?
    "Si tratta di sostituire nel bilancio dell’Inter, ad una passività, l’azionariato. In pratica arrivano i soldi degli azionisti e con quelli si abbatte il debito".

    Ma InterSpac non potrebbe entrare nemmeno come socio di minoranza, visto che Zhang sembra aperto all’ipotesi di accogliere un partner minoritario?
    "Non credo che quella sia la sua intenzione. Formalmente lui ha sempre detto di voler andare avanti con l’Inter. L’operazione dell’azionariato popolare resta complessa. Ma noi vediamo comunque dei grossi vantaggi. Oltre a quello puramente finanziario, ci sarebbe un legame ancora più stretto tra tifosi e squadra. Col conto economico dell’Inter che potrebbe ancora migliorare per le maggiori entrate per i tifosi".

    Lei pensa davvero che la proprietà dell’Inter possa cambiare a breve?
    "La questione è - come sappiamo - che dovrà essere rimborsato un prestito obbligazionario rilevante entro maggio. Io non conosco la situazione finanziaria di Suning. Però è chiaro che quella influenzerà ovviamente le possibilità di rinnovare il prestito. E se non ci fosse questa possibilità, la conseguenza sarebbe che l’Inter dovrebbe essere venduta prima di quella scadenza. Se questo non avvenisse, dato che le azioni dell’Inter sono state date in pegno, si dovranno capire le intenzioni di Oaktree rispetto alla gestione del club. Un cambiamento è dunque possibile, ma ancora incerto. Nel caso, noi saremmo pronti a capire se la nuova proprietà possa essere interessata all’azionariato popolare. Le nostre risorse non potrebbero bastare per comprare l’Inter, sarebbe una collaborazione che potrebbe essere utile per abbattere il debito del club, facendo entrare come azionisti i tifosi nerazzurri".

    Converrebbe a Zhang, a livello economico, rifinanziare la situazione con Oaktree? Inizialmente il tasso era al 12%. Ora i tassi sono alle stelle, tanto che si parla di 20%, 25%.
    "La convenienza dipende da plurime situazioni. Come economista posso confermarle che il contesto attuale dei mercati finanziari è molto più complesso di quando era stato acquistato il prestito iniziale".

    E a Oaktree come converrebbe agire?
    "Non conosco le loro intenzioni, quindi non posso rispondere con cognizione di causa alla sua domanda".

    Oggi comprare l’Inter è un affare?
    "Dal punto di vista calcistico assolutamente sì, visti gli ultimi risultati dei nerazzurri".

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