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Intermania, via l'allenatore che vince: i 4 casi prima di Conte, ma ora è diverso
Conte è un martello con la squadra, invece con la società è una pentola a pressione. Pronta a esplodere una volta centrato l'obiettivo scudetto. L'allenatore è sotto contratto anche per la prossima stagione, eppure girano già voci su un possibile divorzio.
Come già successo in passato con gli ultimi quattro tecnici vincenti all'Inter, tutti nell'era Moratti. Da Mancini (scudetto 2008) a Leonardo (Coppa Italia 2011) passando per Mourinho (Champions League 2010) e Benitez (Mondiale per Club 2010).
Mancini venne esonerato, con Benitez e Leonardo ci fu una risoluzione consensuale, Mourinho si liberò grazie a una clausola di rescissione da 16 milioni di euro pagata dal Real Madrid di Florentino Perez.
Ora la sensazione è che, come ha detto ieri nel dopo-gara, Conte voglia restare. Però Zhang deve assumersi le proprie responsabilità, non rompendogli il giocattolo smantellando la squadra sul mercato in uscita. Da Torino a Milano, il discorso in Champions League è ancora attuale: con 10 euro non si può mangiare in un ristorante da 100 euro. Patti chiari, amicizia lunga. Altrimenti Conte avrebbe un solo modo per lasciare l'Inter: dimettersi. Rinunciando così ai 12 milioni di euro netti d'ingaggio previsti dal suo ultimo anno di contratto. Lo farà? Difficile, ma non impossibile. Come l'impresa, ormai a portata di mano, d'interrompere il dominio della Juve in Italia.