"Si vede che ci stiamo avvicinando alle partite con Roma e Juventus". Rafa Benitez l'aveva detto in tempi non sospetti, dimostrando di aver già capito il senso delle polemiche 'Made in Italy'. Le prossime due avversarie dell'Inter in campionato hanno già iniziato a preparare il terreno: i giallorossi gridando al complotto arbitrale dopo l'ennesimo ko subito a Brescia, mentre i bianconeri stanno facendo tornare d'attualità il tema sulla possibile revoca dello scudetto 2006 (quello degli onesti per il popolo nerazzurro, quello di cartone per il resto degli invidiosi).

La squadra è chiamata ad un altro esame di maturità. Capitan Zanetti (auguri!) e compagni devono essere bravi a non cadere in questo tipo di trappole e tranelli, pensando solo al calcio giocato. Perché, almeno finora e in Italia, sul campo l'Inter non ha rivali. Eto'o sta giocando alla grandissima e, ora che si è sbloccato Milito, le cose sembrano destinate a migliorare. Già, sembrano, perché il calcio non è una scienza esatta e le brutte sorprese sono sempre dietro l'angolo. Il Milan del poker d'assi è già 5 lunghezze dietro con la metà dei punti raccolti dai nerazzurri, ma è assolutamente vietato abbassare la guardia perché sembra che i cuginastri siano destinati a crescere col passare del tempo. Già, sembra...