Intermania: quaquaraquà, finiamola qua
Le polemiche tra Inter e Juventus non sono mai mancate e accompagneranno in eterno la storia del calcio italiano. Va bene lo sfottò, ma il botta e risposta tra i due Antonio (Conte e Cassano) sta raggiungendo livelli bassissimi: adesso tocca ai presidenti Agnelli e Moratti ordinare di smetterla con questo teatrino, in cui nessuno dei due contendenti vuole lasciar dire all'altro l'ultima parola.
Leonardo Sciascia, coniatore del termine "Quaquaraquà", si starà rivoltando nella tomba. Nel romanzo 'Il giorno della civetta', Don Mariano Arena si rivolge così al capitano Bellodi: «Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…».
Conte impari da Mourinho, protagonista di innumerevoli polemiche, ma che si rivolge solo ai colleghi senza mai abbassarsi al livello di certi giocatori. E Cassano? No comment. C'è chi giura che stia già pensando a una nuova esultanza, mimando una papera, dopo i gol.
Cristian Giudici