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    Intermania: Perisic può dire e fare ciò che vuole, ma non andare a Milan o Juve. Dybala…

    Intermania: Perisic può dire e fare ciò che vuole, ma non andare a Milan o Juve. Dybala…

    • Cristian Giudici
    Vincere è sempre bello, alzare un trofeo battendo la Juve in finale (e con due rigori a favore) ancora di più. L'Inter ci è riuscita già due volte in questo 2022, sempre ai tempi supplementari. Dopo la zampata di Alexis Sanchez, decisiva per la Supercoppa a San Siro, ieri all'Olimpico il match-winner è stato Ivan Perisic

    PERISIC - La sua doppietta arriva al culmine di una stagione da incorniciare, la migliore in tutta la sua carriera. Finché gioca così, può dire e fare tutto quello che vuole. Anche perché l'Inter ha già in casa il suo erede: Gosens. L'importante è che il croato non si trasferisca a parametro zero al Milan o alla Juventus, sarebbe doloroso vederlo con una di queste due maglie. 

    DYBALA - In bianconero c'è un altro calciatore importante in scadenza di contratto a giugno: Paulo Dybala. L'attaccante argentino sarebbe il benvenuto in nerazzurro, dove alzerebbe ulteriormente il tasso tecnico di una squadra già forte e inoltre farebbe "rosicare" parecchio gli juventini. La speranza è di vederlo giocare la prossima Supercoppa italiana da grande ex. 

    GASPERINI - In tal caso il Milan avrebbe buttato uno scudetto già vinto, uno scenario quasi impossibile. Per sognare la seconda stella l'Inter deve affidarsi a un altro ex: Gasperini, atteso domenica a San Siro contro i rossoneri prima della trasferta dei nerazzurri a Cagliari. Chi l'avrebbe mai detto? 

    RANOCCHIA E SENSI - Infine un ringraziamento a chi ha contribuito alla vittoria della Coppa Italia: Andrea Ranocchia (in scadenza di contratto e destinato all'addio a fine stagione) e Stefano Sensi (ora in prestito alla Sampdoria, avversaria dell'Inter nell'ultima giornata di campionato a San Siro), entrambi in gol nel successo agli ottavi di finale contro l'Empoli. Senza di loro, il popolo nerazzurro non avrebbe potuto godere ai danni di milanisti e juventini
     

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