Intermania: perché scaricare Osvaldo?
Giro di boa. L'Inter chiude il girone d'andata all'ottavo posto in classifica in coabitazione con Milan e Palermo a quota 26 punti, 7 in meno di Napoli e Sampdoria appaiate in terza posizione, l'ultima utile per qualificarsi alla prossima Champions League con la finale a San Siro. Per riuscire nella rimonta, la squadra di Mancini dovrà effettuare un ritorno da media scudetto, incamerando una quarantina di punti. Sarebbe un'impresa, anche perché gli scontri diretti con Napoli, Lazio e Samp si giocheranno tutti in trasferta.
ICARDI INTOCCABILE - Il pareggio strappato sabato a Empoli rappresenta un passo indietro, per la prestazione ancor più che per il risultato. A mezzora dal novantesimo Mancini ha sostituito Icardi, assente ingiustificato. E' vero: l'attaccante argentino non si è proprio visto in campo, ma toglierlo è sempre un azzardo. Basti pensare alla precedente trasferta allo Juventus Stadium, dove lo stesso Icardi non aveva toccato un pallone prima di segnare il gol del pareggio al 64' e di sfiorare quello della vittoria in un paio di occasioni. Maurito è diventato papà e in settimana i suoi agenti si vedranno con i dirigenti nerazzurri per trattare il rinnovo del contratto: altri motivi per giocare con più serenità e rendere ancora meglio, visto che Icardi è già il capocannoniere della squadra con 14 gol in stagione.
OSVALDO SCARICATO - Nonostante le scuse dopo il litigio di Torino, Osvaldo non rientra più nei piani dell'Inter. Perché? A livello tecnico il giocatore non si discute e potrebbe essere ancora molto utile alla causa. I grandi allenatori come Mancini e le grandi società come l'Inter devono saper gestire anche caratteri difficili, altrimenti sarebbe un fallimento per tutti e non solo di Osvaldo.