Quattro punti nelle ultime quattro partite. Dopo le sconfitte in casa con Lazio e Sassuolo intervallate dalla vittoria di Empoli, sabato è arrivato un pareggio a Bergamo con l'Atalanta. L'Inter ha rallentato la propria marcia, ma non è la prima volta in questa stagione. A ottobre, dopo il ko con la Fiorentina, i nerazzurri pareggiarono con Sampdoria, Juventus e Palermo ottenendo tre punti in quattro gare. Poi arrivò la strisce di sei vittorie su sette. La speranza è che la storia si ripeta, a partire dai prossimi impegni di campionato a San Siro contro Carpi, Milan e Chievo. 

MERCATO DI GENNAIO - Parentesi sul calciomercato: all'Inter manca un regista. Non a caso sono stati effettuati dei tentativi (a vuoto) per Pirlo e Biglia. Soriano è un buon centrocampista, ma non è un regista. Occhio al nazionale svizzero del Borussia Monchengladbach, Granit Xhaka. 

DIAMO I NUMERI - Intanto Mancini punta il dito contro i propri giocatori accusando difesa ("Stiamo regalando i gol"), centrocampo ("Sbagliamo troppi passaggi") e attacco ("Bisogna segnare di più"). In effetti le statistiche dicono che, tra le prime sei in Serie A, l'Inter è la squadra che segna e tira di meno e che subisce di più (San Handanovic). Ma l'unico dato che conta è quello dei punti in classifica: l'Inter è terza, in linea con l'obiettivo di tornare in Champions League. E continuerà a lottare fino alla fine, alla faccia dei gufi che sperano in un crollo vertiginoso e non vedono l'ora di celebrare l'ennesimo fallimento. No, il giocattolo nerazzurro non si è rotto: questo non può e non deve essere l'inizio della fine. 

@CriGiudici

DIFESA 

CENTROCAMPO 
Media possesso palla: Fiorentina 63%, Napoli 62%, Juventus 56%, Roma 56%, Inter 54%, Milan 50%. 
Passaggi riusciti: Fiorentina 86.6%, Juventus 85.5%, Napoli 85%, Inter 82.2%, Roma 81.5%, Milan 78.6%. 

ATTACCO