Caner Erkin a sinistra, Ansaldi o Zabaleta a destra: ancora una volta l'Inter punta su dei nuovi terzini. Però queste scelte effettuate sul mercato non convincono. Sarebbe meglio puntare su elementi più giovani e già rodati in Italia come ad esempio il croato Vrsaljko del Sassuolo o lo svizzero Widmer dell'Udinese, oppure dare fiducia ad Alex Telles sull'altra fascia. Motivi di natura economica, si dice. Ma siamo davvero sicuri che sia proprio così? Per riscattare Telles dal Galatasaray servono 8 milioni di euro, la stessa cifra che il club nerazzurro pagherà in più per l'ingaggio di Erkin. Il quale arriverà a parametro zero dal Fenerbahce, ma guadagnerà 2 milioni di euro netti a stagione per i prossimi quattro anni per un totale di circa 16 milioni lordi, il doppio rispetto a Telles, che ha 4 anni in meno e prende la metà: un milione di euro netto a stagione. 

LA MALEDIZIONE DEI TERZINI - Ad Appiano Gentile si sono visto tantissimi terzini negli ultimi 20 anni, da quando Roy Hodgson avallò la sciagurata cessione di Roberto Carlos al Real Madrid. Da allora, fatta eccezione per qualche raro caso come i brasiliani Maicon e Maxwell, hanno fallito praticamente tutti e 30: Centofanti, Pistone, Angloma, Milanese, Sartor, Silvestre, Gilberto, Georgatos, Panucci, Serena, Macellari, Lombardi, Gresko, Vivas, Helveg, Coco, Brechet, Pasquale, Ze Maria, Favalli, Womé, Cesar, Grosso, Jonathan, Faraoni, Alvaro Pereira, Campagnaro, Wallace, Dodo e Montoya. La lista è già troppo numerosa e non ha bisogno di essere allungata. 

@CriGiudici