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    Intermania: Lukaku e Hakimi valevano mezza squadra, ceduti per 175 milioni contro gli zero euro presi dal Milan per Donnarumma e Calhanoglu

    Intermania: Lukaku e Hakimi valevano mezza squadra, ceduti per 175 milioni contro gli zero euro presi dal Milan per Donnarumma e Calhanoglu

    • Cristian Giudici
    L'Inter perde i pezzi. Dopo Conte e Hakimi, se n' andato anche Lukaku. Ai 60 milioni di euro (più bonus) incassati per la cessione del fluidificante marocchino al PSG si aggiungono i 115 milioni per il ritorno del centravanti belga al Chelsea. In totale fanno 175 milioni contro gli zero euro presi dal Milan per Donnarumma e Calhanoglu, persi entrambi a parametro zero. 
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    . Intanto ha perso due pezzi pregiati, che in pratica valevano mezza squadra. Degli 89 gol segnati dai nerazzurri nello scorso campionato di Serie A, 24 portano la firma di Lukaku e 7 di Hakimi, autori di 10 assist a testa: 31 gol e 20 assist in due... 
    Dumfries non è Hakimi, infatti è stato pagato un quarto: 15 milioni.
    Però dal suo esordio in Eredivisie nel 2016, è il difensore che ha effettuato più tiri in porta (45) e completato più dribbling a partita (media di 3,6). 

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    Adani ha espresso dei dubbi sull'età del bosniaco arrivato dalla Roma: "Dzeko è un campione, ma ha 35 anni. Può essere considerato ancora un titolare, non un investimento da società che pensa al futuro e di questo dovranno rispondere i dirigenti. Quando non ci sono soldi, l'unica alternativa è avere idee. Mi sembra che la priorità di tutti i dirigenti sia stata scaricarsi le colpe per la cessione di Lukaku, più che pensare a come sostituirlo al meglio. La mia impressione è che l'area tecnica dell'Inter si sia trovata completamente impreparata alla partenza di Lukaku e con Dzeko abbia fatto una scelta di comodo, quella più a portata di mano. Non la più logica o la migliore, anche con un budget ridotto. Purtroppo c'è ancora il pregiudizio che un ragazzo di 20 anni non possa reggere l'impatto con San Siro. L'Atalanta, quando vende, ha già le idee chiare su come e da chi ripartire. Con la cifra che si potrebbe spendere per un Duvan Zapata puoi permetterti giocatori futuribili e con margini di crescita enormi. È quello che a suo tempo ha fatto la stessa Inter con Lautaro Martinez". 

    Un ragionamento per certi versi condivisibile, a cui però si devono fare alcuni appunti. Sui giovani talenti i dirigenti nerazzurri ci hanno provato per Vlahovic, ma non hanno il budget necessario per convincere la Fiorentina a cederlo subito. Per quanto riguarda invece il capitolo scouting, l'Inter è stata la prima squadra italiana a interessarsi a uno degli attaccanti citati da Adani: il brasiliano Cunha dell'Hertha Berlino, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo col Brasile, ora cercato pure da Atalanta e Roma.

    Quindi la responsabilità del ridimensionamento è della proprietà e non della dirigenza, che con Dzeko punta sull'usato sicuro per cercare di non fallire la qualificazione alla Champions League: un traguardo di vitale importanza per un club in difficoltà finanziaria come l'Inter di Zhang. A differenza dei tempi di Spalletti, quando i nerazzurri sacrificarono Zaniolo per prendere Nainggolan, che ora ha rescisso il contratto.

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