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Intermania: i 'soldatini' Darmian e Gagliardini fanno nevicare a Milano
A 49 anni esatti dallo 0-0 di Berlino (rematch della famosa partita della lattina in testa a Boninsegna, un capolavoro giuridico dell'avvocato Peppino Prisco) sul 2-3 di ieri sera c'è la firma della premiata ditta Conte-Lukaku. Con una doppietta da uomo-squadra, il gigante belga sale a quota 13 gol nelle ultime due stagioni di coppe europee: meglio di lui soltanto Lewandowski (18) e Haaland (16).
L'allenatore che lo ha voluto all'Inter indovina tutto: formazione e cambi. Compresa la mossa che aveva spiazzato un po' tutti, con Hakimi ancora in panchina e Darmian titolare. Il terzino arrivato dal Parma, 31 anni oggi, segna il gol del vantaggio. Prima di lasciare il posto al fluidificante ex Borussia Dortmund, autore dell'assist per il tris calato da Lukaku.
Darmian è solo l'ultimo degli italiani rilanciati da Conte all'Inter. Ieri in campo c'erano anche Bastoni, Barella e Gagliardini. Invece sono rimasti in panchina Sensi, D'Ambrosio e Ranocchia. Quest'ultimo è l'unico a non essere più nel giro della Nazionale di Mancini. Allenatore dell'Inter ai tempi dell'ultimo gol segnato in Champions League da un nerazzurro italiano su assist di un connazionale: da Balotelli per Materazzi nel 3-3 con l'Anorthosis Famagosta a Cipro il 4 novembre 2008 a Gagliardini (che poi nella ripresa ruba palla facendo partire l'azione della prima rete di Lukaku) per Darmian nel 3-2 col Borussia Monchengladbach in Germania. Dove l'Inter non vinceva in Champions dal 15 marzo 2011, quando Pandev segnò il 3-2 sul campo del Bayern Monaco. La penultima apparizione dei nerazzurri agli ottavi: otto anni dopo l'eliminazione col Marsiglia sarebbe ora di tornarci, anche grazie ai "soldatini" italiani di Conte.