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Intermania, la scelta del povero Gabigol
MESSO ALLA PORTA - L'Inter sta cercando di forzare la mano per cederlo in prestito come aveva fatto a gennaio, quando il giovane attaccante brasiliano preferì restare a Milano per cercare di imporsi. I fatti non gli hanno dato ragione, visto che in tutta la stagione ha raccolto solo 10 presenze giocando la miseria di 183 minuti tra campionato e coppa Italia. Biabiany è l'unico nerazzurro ad aver giocato meno di lui (149 minuti). Dopo il no al Las Palmas e le voci di mercato su Porto e Siviglia, si è aperta una pista che porta allo Stoccarda. Non a caso lo stesso Gabriel Barbosa ha iniziato a seguire su Instagram proprio il club tedesco. E ieri sera ha scritto su Twitter: "Non scegliere il più facile, scegli il giusto!". Intanto il suo agente annuncia che il ragazzo andrà in ritiro lunedì per parlare con Spalletti.
CALIMERO - Gabigol ricorda un po' Calimero. Il pulcino nero diventato famoso ai tempi del Carosello con questa frase: "Eh, che maniere! Qui tutti ce l'hanno con me perché io sono piccolo e nero... è un'ingiustizia però". In questa rubrica, all'indomani di Inter-Sassuolo dello scorso 14 maggio, ci interrogavamo sul perché il brasiliano fosse diventato un beniamino del pubblico di San Siro senza aver ancora potuto dimostrare nulla sul campo in Italia. Oggi, quasi due mesi dopo, ci chiediamo cosa abbia fatto di male per non meritarsi nemmeno la chance di mettersi subito in mostra sotto gli occhi del nuovo allenatore. Mistero. Con una certezza: in questi primi giorni di ritiro, Gabigol sarebbe stato il più acclamato dai tifosi che fanno dei sacrifici per seguire la squadra. Per lui e per l'Inter ci auguriamo che questa storia possa avere un lieto fine: il brutto anatroccolo Gabigol si trasformerà in un bel cigno? Così i 30 milioni di euro spesi per il suo cartellino e i 5 anni di contratto a 3 milioni netti a stagione non saranno stati buttati via.
@CriGiudici
Não escolha o mais fácil. Escolha o correto! pic.twitter.com/EyKFyhEFU9
— Gabriel Barbosa (@gabigol) 5 luglio 2017