Intermania: l'asino che vola Conte rimanda a scuola il maestro Giampaolo
A San Siro non c'è trippa per gatti. Scherzo del destino: i marcatori sono Brozovic e Lukaku, protagonisti dello screzio nello spogliatoio dopo il pareggio con lo Slavia Praga in Champions League. In porta Handanovic fa da spettatore, Donnarumma è costretto agli straordinari ed evita un passivo più pesante con l'aiuto dei pali sui nei-entrati Politano e Candreva.
Milano è ancora nerazzurra. L'ultima sconfitta nelle stracittadine in campionato risale al 31 gennaio 2016, quando Icardi calciò sul palo il rigore del possibile pareggio prima del tracollo finale con il 3-0 per i rossoneri. Per ritrovare un derby senza Icardi bisogna andare indietro nel tempo fino al 24 febbraio 2013, quando Schelotto evitò il ko. Oggi l'Inter può contare su ben altri calciatori e ha alzato il proprio livello. Forse non ancora abbastanza per tornare a mettere titoli in bacheca (adesso la strada si fa in salita contro Lazio, Samp, Barça e Juve), ma è soltanto una questione di tempo. Perché, con Zhang ("Mai nessun ci fermerà") e Conte ("Se vogliamo, possiamo" dopo essersi dato dell'asino per il passo falso europeo), la crescita sarà esponenziale.
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— Inter (@Inter) September 23, 2019
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